Un ragazzo è corso in un bar implorando aiuto poi è
scoppiato il caos e sono volate bottiglie Forse regolamento di conti tra
piccoli spacciatori.
VICENZA. «Aiutatemi, vi prego. Quelli mi
ammazzano». E di colpo è scoppiato il caos. Prima c'erano la musica, i ragazzi
che si divertivano e chiacchieravano fuori dai locali. Poi, in un attimo, soltanto
grida, bottiglie che volavano, bande che si pestavano, giovani che scappavano
via terrorizzati.
SABATO IN CENTRO. Un sabato sera di sangue e paura in pieno centro
storico, in contrà Pescherie Vecchie. Uno scontro tra bande rivali: sembra con
tunisini da una parte e nigeriani dall'altra. Un regolamento per lo spaccio di
droga, quasi sicuramente. Perché qualcuno, in mezzo a quella baraonda, ha
sentito bene quegli insulti, quelle minacce, quelle accuse: «Maledetto, tu che
vendi cocaina ai bambini». È iniziato tutto all'improvviso, si diceva. Il
centro era ancora affollato ma alcuni locali stavano chiudendo. «I clienti
erano già andati via tutti. Avevamo già iniziato a fare le pulizie - ha
spiegato Andrea, uno dei due titolari del bar “Ai due calici” - quando, di
colpo, si è presentato un ragazzo che chiedeva aiuto. Diceva che lo avrebbero
ammazzato di botte. Voleva entrare. (...)
GdV 02.02.2015.
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