Ullallà. Che
paura. Il pericolosissimo Matteo Salvini con le sue truppe nordiche armate di
ampolle è pronto a calare su Roma. Dilaga il panico nella Capitale. Si scherza,
ma nemmeno troppo. Perché nella città delle mille manifestazioni, nel paese in
cui minacciano di scendere in piazza anche i carrozzieri (con tutto il rispetto
per i carrozzieri e la loro professione) la manifestazione della Lega crea
scompiglio. E allora scendono in piazza quei cretini degli antagonisti. Che poi
bisognerebbe capire a cosa sono antagonisti. Di sicuro al buon senso (a volte
anche alla doccia) e alla libertà di espressione, dato che vorrebbero
“respingere” Salvini. Essì, perché loro a parole sono pronti ad accogliere
tutti. Tranne quelli che la pensano diversamente da loro. Quindi,
praticamente, vogliono starsene solo tra di loro. Ma il problema è che la
levata di scudi antisalviniana non arriva solo dalle frange più radicali. Basta
fare un giro su Twitter o su Facebook per trovare altrettanti cretini – ma più
patinati, quindi pure peggio – che si sentono in dovere di avvisarci con
cartelli e hashtag che loro non staranno #maiconsalvini. Sono sempre i
soliti isterici in crisi d’identità che battono i piedi perché vogliono
convincersi che la piazza è solo loro. Invece la piazza è di tutti. Persino di
quei rozzi padani in camicia verde.
Di Francesco Maria Del Vigo (Giornale)
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