Stava passeggiando con il cane quando si è avvicinato
un uomo: «Prima ha iniziato con gli insulti, poi mi ha colpito con una
bottiglia».
VICENZA. «Ormai non ha più senso denunciare
nulla. Mi sono presa una bottigliata in faccia, è arrivata la polizia, mi ha
chiesto se volevo andare in ospedale e poi fare denuncia. Ho chiesto se serviva
a qualcosa. Gli agenti mi hanno risposto guardandomi in maniera molto chiara e
inequivocabile: no. Per cui meglio pulirsi dal sangue che senti scorrere dal
naso, dalla bocca, sperando che ti esca anche un po' di rabbia con la linea
rossa che riga i servizi igienici del parcheggio di viale Verdi». L'episodio è accaduto
un paio di settimane fa e Patrizia M. residente in città, ha deciso di parlarne
a distanza di tempo per accantonare non tanto la paura, quanto l'umiliazione,
la cattiveria che si è sentita gettare addosso.
Ha deciso di raccontare quando il senso d'impotenza ha trovato spazio, quando la tensione si è allentata.
È nella sua stanza; con lei ci sono la madre, la sorella e il cane, ignaro protagonista della vicenda. (...)
GdV 16.02.2015.
Ha deciso di raccontare quando il senso d'impotenza ha trovato spazio, quando la tensione si è allentata.
È nella sua stanza; con lei ci sono la madre, la sorella e il cane, ignaro protagonista della vicenda. (...)
GdV 16.02.2015.
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