Dopo
aver assistito sui "patri tg" all'esibizione di amore feticista di
Matteo rottamat(t)ore Renzi per Angela furher Merkel, che oggi gli dispensava
elogi per le riforme così rivoluzionarie da lui fatte in Italia da confermarne
l'occupazione da parte di chi, lei, domina l'Europa, mi è presa una grande
voglia di andare in Grecia domenica. Per votare no al referendum urlando "vengo anch'io per vedere l'effetto che
fa"' ad Alexis Tsipras, il leader
della piccola grande Grecia che sta provando a resistere alle truppe tedesche
che stanno portando a termine un'invasione finanziaria dell'Europa, che punta
ad essere duratura e che si annuncia più tragica di quella militare e
provvisoria della seconda guerra mondiale.
Se l'attore Matteo Renzi, per impedire a frau Merkel di tornate a sorridere di un nostro primo ministro, blatera ridicolmente di un'Europa che «non è solo Champions League ed Eurofestival» e la fa "ridere", anche se solo interiormente, per la sua nullità politica internazionale, c'è rimasto ben poco da sperare per questa Italia, diventata serva senza neanche lottare, venduta senza neanche contrattare il suo prezzo e così facilmente masochista da non dare neanche vero piacere al suo sadico violentatore.
Renzi ormai è peggio di Berlusconi, non lo si può più negare: se Silvio distruggeva l'Italia per trarne vantaggi personali e ad Arcore per lo meno, scusatemi ma è così, provava a fare il maschio italiano conquistatore, sia pure pagando squillo in guepiere, Matteo sta completando l'opera di annichilimento del Paese per conto terzi e a Berlino si eccita addirittura davanti a quello "scacciapensieri erotico" che è la teutonica Angela.
E lei, sotto il suo tailleur-divisa, assaggia l'orgasmo, politico, per la super prestazione, impolitica, di questo maschietto italo-fiorentino quando costui arriva a vantarsi del «lavoro italiano oggi più flessibile di quello tedesco» con quel suo stupido sorriso che sta facendo la fortuna di Crozza, per un po' orfano di Berlusconi, ma che ora si consola, eccome, con i denti da coniglio del premier... coniglio..
P.s. Forse Tsipras perderà perchè il suo tallone d'Achille è non la marginalità, non vera, della Grecia ma la sua solitudine nella battaglia.
Ma, se ci si attende di morire per mano teutonica, tra lottare con coraggio per un minimo di speranza o subire l'agonia senza via d'uscita c'è la differenza tra il rottamat(t)tore Matteo e il pelide Alexis.
da VicenzaPiù 02.07.2015
Se l'attore Matteo Renzi, per impedire a frau Merkel di tornate a sorridere di un nostro primo ministro, blatera ridicolmente di un'Europa che «non è solo Champions League ed Eurofestival» e la fa "ridere", anche se solo interiormente, per la sua nullità politica internazionale, c'è rimasto ben poco da sperare per questa Italia, diventata serva senza neanche lottare, venduta senza neanche contrattare il suo prezzo e così facilmente masochista da non dare neanche vero piacere al suo sadico violentatore.
Renzi ormai è peggio di Berlusconi, non lo si può più negare: se Silvio distruggeva l'Italia per trarne vantaggi personali e ad Arcore per lo meno, scusatemi ma è così, provava a fare il maschio italiano conquistatore, sia pure pagando squillo in guepiere, Matteo sta completando l'opera di annichilimento del Paese per conto terzi e a Berlino si eccita addirittura davanti a quello "scacciapensieri erotico" che è la teutonica Angela.
E lei, sotto il suo tailleur-divisa, assaggia l'orgasmo, politico, per la super prestazione, impolitica, di questo maschietto italo-fiorentino quando costui arriva a vantarsi del «lavoro italiano oggi più flessibile di quello tedesco» con quel suo stupido sorriso che sta facendo la fortuna di Crozza, per un po' orfano di Berlusconi, ma che ora si consola, eccome, con i denti da coniglio del premier... coniglio..
P.s. Forse Tsipras perderà perchè il suo tallone d'Achille è non la marginalità, non vera, della Grecia ma la sua solitudine nella battaglia.
Ma, se ci si attende di morire per mano teutonica, tra lottare con coraggio per un minimo di speranza o subire l'agonia senza via d'uscita c'è la differenza tra il rottamat(t)tore Matteo e il pelide Alexis.
da VicenzaPiù 02.07.2015
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