Nell'Italia del 2015 governata da un
sedicente centro-sinistra che ha molto poco di sinistra, ma molto di destra si
ripresentano situazioni che pensavamo retaggio di un triste passato. Ci
riferiamo a come sono trattati gli stranieri, i profughi, ma anche le minoranze
sinti e rom. La situazione di questi giorni ci ricorda molto da
vicino quella dell'ultimo periodo del ventennio fascista: allora, a causa di
accordi con la Germania nazista, gli “stranieri” soprattutto se “colorati” o
“zingari” venivano rinchiusi in campi di raccolta, veri e propri campi di
concentramento italiani, per essere spediti in Germania e di questo la vicina
Chiesanuova di Padova, ne sa qualcosa; nel 2015 gli “stranieri”, gli
“extracomunitari” vengono cacciati, non accolti, rinchiusi in quel grande campo
di sterminio che sono il Mediteranno, i Paesi da dove essi fuggono ma anche le
scogliere di Ventimiglia, i Centri di prima accoglienza etc., a causa di
governi nazionali ademocratici e di direttive del governo europeo , succube di
trattati economici che i poteri finanziari e alcune nazioni hanno imposto.
Con le leggi razziali del 1933, i rom e i sinti furono
spediti nelle impervie aree di confino della Sardegna o della Basilicata, o
concentrati nel campo di concentramento nell'Isola (ora croata) di Rab, dove in
molti perirono perchè costretti a vivere accampati sotto le intemperie
invernali o il sole cocente estivo senza alcunchè da ripararsi, con poche, e a
volte senza, razioni alimentari ed insufficienza di acqua, senza pensare al
vestiario e altro che anche a quel tempo rendeva la quotidianità almeno
sopportabile.
Oggi,
nel 2015, li lasciamo abbrustolire a più di 50 gradi nei campi come quello di
Viale Cricoli di Vicenza o in tendopoli come quelle di Cosenza. E questo grazie
a governi locali, comunali e regionali, che a volte si ammantano di “sinistrismo”
( ed in effetti sono governi sinistri) e a prefetti che evitano qualsiasi
responsabilità appellandosi alla legge ed applicandola con rigore e in modo
restrittivo, e senza tenere conto, in tutto questo dell'aspetto umanitario e
delle situazioni di urgenza, per non scontrarsi con la macchina politica,
delegando le questioni ad associazioni che gestiscono i propri affari sulla
pelle di queste persone.
Crediamo che le cose debbano cambiare, crediamo che in situazioni di vera emergenza le scelte delle autorità debbano andare oltre le leggi scritte ed entrare nel campo degli aiuti umanitari.
La riflessione firmata per Rifondazione Comunista di Vicenza da Irene Rui, responsabile politiche straniere ed etniche e da Roberto Fogagnoli Segretario provinciale
Crediamo che le cose debbano cambiare, crediamo che in situazioni di vera emergenza le scelte delle autorità debbano andare oltre le leggi scritte ed entrare nel campo degli aiuti umanitari.
La riflessione firmata per Rifondazione Comunista di Vicenza da Irene Rui, responsabile politiche straniere ed etniche e da Roberto Fogagnoli Segretario provinciale
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