L'onda di clandestini che dall'Italia sta invadendo
l'Ue preoccupa la Germania. Berlino frena ma non chiude all'ipotesi di controllare
i confini: "Estrema ratio"
La minaccia
è stata lanciata nei giorni scorsi da Bild Horst Seehofer, governatore
della Baviera a capo della Csu, partito gemello della Cdu della cancelliera Angela
Merkel. Anziché lasciarla cadere nel vuoto, il governo tedesco ha spiegato
che la misura sarebbe solo un'ultima ratio legata a strette condizioni.
L'immigrazione
di massa dal Nord Africa inizia a preoccupare seriamente i principali Paesi
dell'Eurozona. Come indica il Washington Post, infatti, i clandestini e
i rifugiati "vedono l’Italia come un passaggio verso l’Europa".
Il recente viaggio di papa Francesco a Lampedusa e i continui richiami alla
solidarietà dopo l'ultima di una serie di sempre più numerose tragedie del mare
sono stati sicuramente intesi come una sorta di "invito" a prendere
il largo e tentare la fortuna, anche a costo di lasciarci la pelle.
L'operazione Mare nostrum ha, infine, dato l'ultimo, definitivo impulso:
il pattugliamento della Marina italiana e l'assistenza a quanti vengono tratti
in salvo stanno, infatti, incoraggiando sempre più i pericolosi viaggi
attraverso il Mediterraneo. Il tutto al vertiginoso costo di oltre 12 milioni
di euro al mese. Eppure, secondo gli operatori delle agenzie umanitarie, "se
Mare Nostrum avesse fine, sarebbe una catastrofe umana".
Nel 2014 ben
51 milioni di persone hanno cercato, rischiando la vita, di sfuggire a guerre e
conflitti religiosi, violenze e oppressione. L'Europa è particolarmente
interessata dal problema: l'Italia si piazza al primo posti con gli oltre
120mila arrivi da gennaio, contro i 42mila del 2013. Spaventato da questi numeri
il presidente della Baviera aveva proposto nei giorni scorsi che la Germania
valutasse nuovamente l’ipotesi di controllare i confini, per stoppare i flussi
migratori attraverso Italia e Austria. Seehofer rimprovera a Roma di non
registrare i profughi e di indirizzarli verso il nord. Prima di parlare
di strumenti del genere il governo tedesco vuole però aspettare le valutazioni
dei ministri degli Interni europei sulla politica dei profughi. Berlino ha,
inoltre, sottolineato che si tratta di contrastare il fenomeno della tratta dei
clandestini, e collaborare meglio con gli stati di provenienza e di transito.
di Sergio Rame (Giornale)
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