I rappresentanti del Carroccio e di Forza Italia
rivendicano il pugno di ferro. Diplomazia nel Pd: «Capiamo lo sfogo, ma
l'Italia è stata lasciata sola».
VICENZA. Quello che non ti aspetti.
L'affondo del sindaco Achille Variati sull'emergenza profughi diretto
all'«amico» Matteo Renzi, accusato di affrontare la questione «in modo
scandaloso» e di guidare uno Stato «che trasforma i disperati in clandestini» è
suonato in modo stonato a più di qualcuno. Lega Nord e Forza Italia riconoscono
la loro linea dura. Il Pd sceglie invece sentieri diplomatici, spostando il
mirino sull'Europa.
LEGA NORD. «Variati? Chi, il sindaco leghista di Vicenza?», inequivocabile la
posizione di Roberto Ciambetti, assessore regionale del Carroccio. «Che questi
concetti arrivino da una presenza importante nel Pd mi fa specie - dice - Mare
Nostrum ha generato aspettative che non possono essere soddisfatte, ma quando
la Lega criticava il provvedimento era brutta e cattiva. Il 14 aprile nella
conferenza Stato-Regioni abbiamo fatto presente la situazione, ma dal governo
ci è stato detto che non c'è alcuna emergenza e che dobbiamo abituarci a questa
situazione. Questo è pressapochismo. (...)
GdV 01.09.2014
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