"È una situazione inaccettabile e totalmente fuori controllo, che rischia di mettere in seria difficoltà una comunità ed un territorio. Serve uno stop immediato all'arrivo dei profughi se non ci sono gli strumenti per controllarli e gestire non soltanto il loro arrivo, ma la loro permanenza in Veneto".
Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta i dati sui profughi riguardanti Vicenza che parlano di 500 arrivi in sei mesi, ma solo il 30% ha rispettato le regole facendosi foto segnalare e seguendo le procedure attraverso i canali istituzionali. "Sono dati estremamente preoccupanti - spiega il governatore - che indicano l'impossibilità di monitorare la presenza dei profughi e dei loro spostamenti sui nostri territori perché una volta arrivati qui diventano immediatamente dei fantasmi. Il rischio più allarmante è che entrino nelle file della microcriminalità e questo rende ancora più complicato l'operato delle nostre forze dell'ordine, che stanno facendo un lavoro straordinario".
"Da mesi ormai i predatori del mare la fanno da padroni - aggiunge Zaia - continuando a non rispettare le regole e mettendo a repentaglio la vita di migliaia di mamme, bambini e anziani e causando delle vere e proprie tragedie. E con la nostra Marina utilizzata come taxi a chiamata. Di fronte a tutto questo l'Europa usa parole rassicuranti promettendo un cambio di rotta, ma poi gira la testa dall'altra parte".
"E poi gli effetti negativi ricadono pesantemente sulle nostre comunità. Si tratta - conclude il Presidente - di un fenomeno che va gestito con responsabilità, con più fatti e meno parole, i cittadini veneti meritano rispetto".
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