Durissimi i sindacati dei poliziotti: "Ci
chiedono riserbo sulle operazioni di polizia e poi il ministro racconta tutto
alla stampa. Questa è follia, si gioca con la vita degli agenti".
È durissimo
l'attacco portato dai poliziotti ad Angelino Alfano, all'indomani del
tanto sbandierato piano-sicurezza per il contrasto al terrorismo.
"La sicurezza
non si fa a chiacchiere, le parole a volte a volte non servono a nulla e anzi
sono pericolose, e non si può insistere a fare spot utili solo all'immagine
pubblica del ministro Alfano - denunciano dal sindacato del Coisp -
Siamo stufi delle spacconate del ministro, che ogni giorno dimostra di non
avere idea dei suoi compiti e delle sue priorità."
Parole
pesanti come pietre, che giungono come un ceffone in piena faccia al titolare
del Viminale, nel mirino delle critiche dei poliziotti per aver messo in scena
"un mero spettacolino a beneficio dei media" in tema di sicurezza.
Il
segretario nazionale del Coisp Franco Maccari è furibondo. In una
lettera al capo della Polizia Alessandro Pansa in parte diffusa oggi
tramite comunicato stampa, Maccari denuncia le fughe di notizie, da parte di un
dipartimento di P.S., di notizie che agli stessi poliziotti era stato richiesto
di mantenere riservate. "La preghiamo di volerci rappresentare, signor
capo della Polizia - scrive Maccari - se la risposta all'incredibile pubblicità
di un progetto di cui appena poche ore prima era stata chiesta la riservatezza
ai sindacati sta a significare una volontà del Suo dipartimento di
intrattenere con le organizzazioni sindacali un nuovo tipo di relazioni,
fondate su ipocrisia e falsità"
"Non è
la prima volta - prosegue furioso il segretario Coisp - che accade una cosa
così deprecabile e al limite del dilettantesco. La prossima volta dobbiamo
aspettarci che Alfano si vanti con la stampa di un blitz che i colleghi devono
ancora compiere, gettando l'intera polizia nel ridicolo più assoluto? Questa è
pura follia... è con la vita dei poliziotti italiani che si gioca per
consentire al Ministro di avere qualche titolo di giornale".
di Ivan Francese (Giornale)
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