Il leader leghista torna a chiedere la testa di Renzi
e Alfano: "Chiarire le ombre sugli appalti". E denuncia: "Spesi
150 milioni per giocare a palla"
Continua la
campagna di Matteo Salvini contro l'immigrazione clandestina. A pochi
giorni dalla class action contro Matteo Renzi e Angelino Alfano,
il leader della Lega Nord al Cara di Mineo, il centro di accoglienza per i
richiedenti asilo in provincia di Catania.
"Non è
normale che la Sicilia che ha un tasso di disoccupazione altissimo faccia
arricchire qualcuno con il business dell’immigrazione - ha spiegato - le
navi della Marina Militare difendano i confini e la Sicilia deve lavorare non
sulla pelle dei nuovi schiavi".
Alla sua
terza visita al Cara di Mineo, Salvini se la prende con il governo. Il
boom di sbarchi, l'incapacità di gestire le ondate di clandestini, le
espulsioni che non vengono fatte. Dei colpevoli fa nomi e cognomi. Matteo Renzi
e Angelino Alfano, premier e ministro dell'Interno. Contro di loro ha anche
avviato una raccolta firme per fare una class action. L'accusa?
Favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. "Renzi e Alfano si
dovrebbero dimettere - ha detto il leader della Lega - vadano in parlamento a
spiegare date e soldi". L'inchiesta
aperta dalle procure di Caltagirone e Catania sul Cara di Mineo ha
scoperchiato il business degli immigrati clandestini. Business che tocca
da vicino Alfano. Il sottosegretario all'Agricoltura Giuseppe Castiglione,
leader Ncd in Sicilia, è infatti indagato per gli appalti al centro di
accoglienza. "Non vorremmo che sulla pelle degli immigrati qualcuno ci
guadagnasse soldi e voti - ha incalzato - vogliamo sapere come vengono spesi i
150 milioni di euro di denaro pubblico che servono per mantenere gente che sta
giocando a pallone".
Più che con
Alfano, che considera un semplice "burattino", Salvini se la
prende con Renzi "Il premier deve lasciare perché sull’immigrazione non
dice una parola, invece dovrebbe spiegare da come e da chi sono spesi i
soldi". Durante la visita al Cara di Mineo, che ha visto anche qualche
contestazione, il leader del Carroccio ci ha tenuto a togliersi di dosso le
accuse di razzismo, spiegando che gli immigrati, che "scappano
dalla povertà e dalla guerra vera, sono miei fratelli" e per questo
devono essere accolti. Tutt'altro discorso riserva alla maggioranza di
extracomunitari che sbarca in Italia da immigrato clandestino: "Questi
devono essere riportati a casa loro". "La solidarietà a
spesa degli italiani è finita - ha continuato - i razzisti sono quelli che
usano i 4.000 migranti ospiti del Cara di Mineo per fare soldi".
di Sergio Rame (Giornale)
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