Le firme serviranno per dare forza all'appello a Governo e istituzioni a intervenire per garantire la sicurezza del territorio, sempre più a rischio. Confcommercio Veneto sostiene l'iniziativa.
Non solo la tragica, recente rapina a Ponte di Nanto, i furti e le aggressioni di cittadini in pieno centro città. Sono state anche le continue segnalazioni di associati, vittime di episodi criminosi, a portare la Giunta e il Consiglio di Confcommercio Vicenza a riunirsi per decidere un'azione corale. Un'iniziativa d'effetto per evidenziare al Governo e alle altre istituzioni la gravità del problema, sollecitando interventi efficaci per porre un freno al dilagante fenomeno della criminalità. Al termine delle riunioni si è, innanzitutto, condiviso un documento dal titolo "La sicurezza non deve essere un rischio", con cui si mettono in primo piano l'esasperazione dei cittadini e i motivi principali, che delineano ogni giorno di più, la sensazione di non sentirsi più sicuri sul proprio territorio, nella propria città o negozio. Quindi, la decisione di raccogliere le firme di chi si ritrova nel documento e intende condividere l'appello lanciato, appunto, da Confcommercio Vicenza affinché Governo e istituzioni facciano urgentemente qualcosa per rimediare alla situazione. Per agevolare la raccolta delle firme di imprenditori e cittadini, Confcommercio ha deciso di attivare sul territorio i propri associati, i quali metteranno a disposizione, all'interno della loro attività, sia il documento che il modulo dove chiunque potrà apporre la propria firma. Si potrà sottoscrivere il documento anche attraverso il web, sul sito www.ascom.vi.it, oppure recandosi nelle sede provinciale di via Faccio, 38 a Vicenza o nelle sedi mandamentali dell'Associazione. "Sono gli stessi nostri associati, ma anche cittadini non imprenditori, che ci chiedono di mobilitarci sul fronte della sicurezza delle nostre città – spiega Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Vicenza - poiché il problema è molto serio e sentito. E' stato quindi deciso di fare questa raccolta firme, con lo scopo di fare arrivare al Governo e alle altre istituzioni la voce del territorio, la gravità della situazione e la richiesta di intervenire con urgenza". Le firme raccolte a sostegno dell'iniziativa di Confcommercio Vicenza saranno consegnate ai parlamentari vicentini affinché si facciano portavoce delle istanze contenute nel documento. Il documento di Confcommercio Vicenza parte dall'assunto che la sicurezza non deve essere un rischio. E continua evidenziando che "come imprenditori e cittadini sottolineando che siamo esasperati dall'escalation criminalità, ci sentiamo indifesi di fronte a furti, rapine, aggressioni, atti vandalici; abbiamo fiducia nelle Forze dell'Ordine, che spesso si trovano a fronteggiare delinquenti rimessi subito in libertà dopo la cattura. E ancora: la sicurezza dei cittadini richiede più uomini e mezzi per il controllo del territorio e l'integrale applicazione della pena a chi delinque. Per questo – si legge nel documento sul quale si procederà alla raccolta delle firme – chiediamo al Governo e alle Istituzioni di potenziare l'azione delle Forze dell'Ordine; norme e procedimenti penali più efficaci per contrastare il crimine; una giustizia che garantisca la certezza della pena; di non mettere i cittadini nelle condizioni di doversi difendere da sé".
Confcommercio Veneto sostiene l'iniziativa
Raccolta di firme per chiedere più sicurezza: Confcommercio Veneto sostiene l'iniziativa lanciata dai colleghi della Confcommercio di Vicenza dopo l'episodio di Nanto (la rapina sventata dal benzinaio Graziano Stacchio e finita con l'uccisione del rapinatore), per chiedere un maggiore controllo del territorio, perché i cittadini non siano costretti a difendersi da sé. I quindici furti in abitazione avvenuti nello stesso paese nel giorno della fiaccolata di sostegno al benzinaio sono l'ulteriore segnale di una preoccupante escalation. "Ogni giorno in ogni provincia del Veneto si registrano decine di furti - dichiara il presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon - Non si può pensare, è sbagliato e pericoloso oltre che tristissimo, che commercianti e cittadini si sentano costretti a difendere da sé i propri luoghi di lavoro, le proprie abitazioni. Ma il nodo della questione è sempre quello: la certezza della pena - ribadisce Zanon - Guardando a episodi anche meno eclatanti rispetto a quello di Vicenza, abbiamo visto come a Venezia, in occasione del Carnevale di questi giorni, i borseggiatori sorpresi a derubare i turisti, una volta identificati, siano stati rilasciati nel giro di poche ore. Se la sono cavata con una denuncia, il che li ha resi di fatto potenzialmente liberi di agire nuovamente. Se non ci sono a monte adeguate forme di dissuasione, chi ha intenzione di compiere un reato lo fa con minore esitazione". "Ecco perché sosteniamo e aderiamo alla raccolta firme lanciata dalla Confcommercio di Vicenza: in questo momento di forte crisi, che vede una recrudescenza e un aumento esponenziale degli episodi criminosi, sia nelle abitazioni che nei negozi, chiediamo a gran voce il potenziamento delle unità di controllo del territorio da parte delle Forze dell'Ordine, che hanno tutta la nostra fiducia, e norme e procedimenti penali più efficaci per contrastare il crimine e per non vanificare i risultati raggiunti con rischio e fatica dagli organi di polizia".
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