E’ tempo di elezioni regionali nel Veneto e già conosciamo alcuni candidati, tra cui l’avvocatessa Alessandra Moretti di Vicenza, la cui carriera politica si è svolta come Vicesindaco di Vicenza, poi portavoce dell’on. Bersani, e da questo inserita nel suo “listino” affinché diventasse Deputatessa alla Camera della Repubblica Italiana.
Successivamente, dopo un mese, ha abbandonato l’on Bersani e si è fatta socia dell’attuale vincitore nel PD, ossia quel Renzi che a Vicenza aveva come supporter il Sindaco Variati, che saltò sul carro dell’attuale Primo Ministro tra i primi. Così ora, surclassando il Sindaco di Vicenza Variati, si è fatta candidata alla Presidenza delle Regione Veneto, ma con quale visione politica, nessuno lo sa. Si mormora che fosse “comunista” da studentessa, ma gli ultimi eredi del totalitarismo non ne vogliono sapere, tranne quelli di Vicenza, chissà come mai. Non ha delineato un vero Programma politico, si pronuncia ora su questo ora su quello, cercando di far notizia, ma quale sia la sua direzione di governo nessuno lo sa. Ha abbandonato pure ciò che l’aveva resa, si dice, nota, ossia una grinta televisiva, manifestata quando era portavoce dell’on Bersani, e si è fatta più sommessa, quasi esprimendosi sottovoce. Ma forse vi sono della capacità di gestione. Come Vicesindaco di Vicenza poco o nulla, il mattatore fu ed è Variati e non dà certo spazio a nessuno, come ben sanno anche gli attuali assessori, che possono agire solo con il suo permesso e forse per questo l’avvocatessa ha abbandonato Vicenza e soffiato il posto a Variati che pure avrebbe tanto appetito la candidatura in Regione. Come Parlamentare italiana ed europea nessuno ricorda che cosa ha proposto / compiuto la ex Vicesindaco di Vicenza, tranne il saltare sul carro della proposta del divorzio breve, ma questa è stata ideata da altri parlamentari. Allora su che cosa spera per essere eletta alla Regione Veneto? Un accordo con gruppi forti, dicono, ossia gli industriali vicentini che da Calearo sembrano aver scelto la sinistra, quella PD e suoi alleati vicentini come i comunisti che dichiarano voteranno Moretti, ma soprattutto la candidata, che ha ridotto anche i giovani del PD, quelli del consigliere Possamai, a miti consigli e a far parte della sua schiera, spera che gli elettori votino PD perché affezionati alla sigla e perchè l’alternativa sarebbe solo Zaia, Tosi non è un vero concorrente, se realizza qualcosa lo fa a Verona e non altrove. Una prospettiva di speranza quella della Moretti di cui però l’antica saggezza dei contadini, anche veneti, diceva “son piene le fosse”.
Successivamente, dopo un mese, ha abbandonato l’on Bersani e si è fatta socia dell’attuale vincitore nel PD, ossia quel Renzi che a Vicenza aveva come supporter il Sindaco Variati, che saltò sul carro dell’attuale Primo Ministro tra i primi. Così ora, surclassando il Sindaco di Vicenza Variati, si è fatta candidata alla Presidenza delle Regione Veneto, ma con quale visione politica, nessuno lo sa. Si mormora che fosse “comunista” da studentessa, ma gli ultimi eredi del totalitarismo non ne vogliono sapere, tranne quelli di Vicenza, chissà come mai. Non ha delineato un vero Programma politico, si pronuncia ora su questo ora su quello, cercando di far notizia, ma quale sia la sua direzione di governo nessuno lo sa. Ha abbandonato pure ciò che l’aveva resa, si dice, nota, ossia una grinta televisiva, manifestata quando era portavoce dell’on Bersani, e si è fatta più sommessa, quasi esprimendosi sottovoce. Ma forse vi sono della capacità di gestione. Come Vicesindaco di Vicenza poco o nulla, il mattatore fu ed è Variati e non dà certo spazio a nessuno, come ben sanno anche gli attuali assessori, che possono agire solo con il suo permesso e forse per questo l’avvocatessa ha abbandonato Vicenza e soffiato il posto a Variati che pure avrebbe tanto appetito la candidatura in Regione. Come Parlamentare italiana ed europea nessuno ricorda che cosa ha proposto / compiuto la ex Vicesindaco di Vicenza, tranne il saltare sul carro della proposta del divorzio breve, ma questa è stata ideata da altri parlamentari. Allora su che cosa spera per essere eletta alla Regione Veneto? Un accordo con gruppi forti, dicono, ossia gli industriali vicentini che da Calearo sembrano aver scelto la sinistra, quella PD e suoi alleati vicentini come i comunisti che dichiarano voteranno Moretti, ma soprattutto la candidata, che ha ridotto anche i giovani del PD, quelli del consigliere Possamai, a miti consigli e a far parte della sua schiera, spera che gli elettori votino PD perché affezionati alla sigla e perchè l’alternativa sarebbe solo Zaia, Tosi non è un vero concorrente, se realizza qualcosa lo fa a Verona e non altrove. Una prospettiva di speranza quella della Moretti di cui però l’antica saggezza dei contadini, anche veneti, diceva “son piene le fosse”.
Di Italo Francesco Baldo (Vicenzapiù)
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