Variati diserterà il vertice a Venezia con il prefetto
«Lo Stato gestisce l'emergenza in modo pilatesco» Il grido di Acerbi e Poletto:
«I Comuni lasciati soli»
VICENZA. Il dolore e la rabbia. Il dolore per
l'ennesima, la più grande, tragedia di migranti avvenuta nel Mediterraneo. E la
rabbia. Per un sistema che «non funziona» e che costringe le amministrazioni
locali ad affrontare «l'emergenza in solitaria». La protesta non porta la firma
dei primi cittadini di centrodestra. No, questa volta sono i sindaci del
Partito democratico a criticare il presidente del Consiglio, nonché loro
segretario, e a chiedere «nuove regole» per la gestione dell'accoglienza dei
profughi. «Nella confusione attuale non possiamo collaborare».
VARIATI DISERTA. A guidare il fronte del “no” è Achille Variati. Doveva
presenziare al tavolo di coordinamento regionale convocato dal prefetto
Domenico Cuttaia per questa mattina «ma - avverte - non andrò, perché così non
va. Questo Governo non sta risolvendo il difficile problema degli sbarchi; anzi
sta creando clandestini». Il sindaco si dice «colpito da quanto accaduto nel
Mediterraneo, perché tutti abbiamo nel nostro Dna il ricordo della nostra
terra, fatta di migranti e sofferenze. (...)
GdV 20.04.2015.
GdV 20.04.2015.
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