Rivolta dei
governatori del Nord contro la politica di gestione dei migranti. Fa discutere
la decisione annunciata dal Presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni,
ieri a margine della consegna del premio Piazza Mercanti della Camera di
Commercio di Milano. Maroni ha annunciato anche l'intenzione di scrivere a
tutti i prefetti lombardi. «I sindaci non devono accogliere i migranti e
ridurremo i trasferimenti regionali ai primi cittadini che decideranno di
accoglierli». A Maroni si sono allineati il governatore del Veneto, Zaia e
quello della Liguria, Toti. Immediate le polemiche: «Quella di Maroni è una
logica perversa, che non dà nessuna soluzione al problema dei profughi e
vorrebbe rovesciare addosso alle altre regioni tutto il peso dell’emergenza».
Lo afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani,
commentando le parole del presidente della Lombardia Roberto Maroni, il quale
ha manifestato l’intenzione di ridurre i trasferimenti regionali ai sindaci
lombardi che dovessero accogliere nuovi migranti. «Con che faccia Maroni e chi
la pensa come lui - chiede Serracchiani - vorrebbero protestare per
l’assenza dell’Europa e chiedere l’aiuto degli altri Stati membri, quando
intendono comportarsi esattamente allo stesso deprecabile modo?». Serracchiani
indica inoltre che «il Friuli Venezia Giulia, pur tra molte difficoltà, sta
facendo la sua parte, ma non siamo disponibili ad accettare quote di profughi
troppo alte a causa dell’irresponsabilità altrui. Questa situazione richiede
unità, fermezza e razionalità, non atteggiamenti scomposti o propagandistici».
Ma c'è anche chi, al Sud, dà ragione ai governatori del Nord: «Sono pienamente
d’accordo con la posizione del Presidente della Lombardia, Roberto Maroni,
perchè il nostro impegno non può durare all’infinito». Lo ha detto il sindaco
di Corigliano Calabro Giuseppe Geraci dopo l’arrivo di 475 migranti giunti
stamane a bordo della nave militare Driade. «Noi non siamo razzisti - ha
aggiunto - ma ora la situazione è diventata insostenibile. Come Comune non
riusciamo più a far fronte alle spese per garantire assistenza e accoglienza ai
migranti». «Il Comune di Corigliano - ha aggiunto Geraci - ha altre emergenze
da non sottovalutare. Ad esempio noi non siamo ancora riusciti a rendicontare
le spese degli altri sbarchi». Il sindaco di Corigliano ha poi
ribadito che «le nostre difficoltà le abbiamo fatte presenti alla Prefettura.
La situazione con il passare del tempo e con l’aumentare degli sbarchi diventa
sempre più difficile. Non abbiamo i fondi necessari per far fronte a questo
tipo di situazione. Ad esempio, al momento, non ci sono ancora gli autobus per
trasferire i migranti».
GdV 07.06.2015
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