Alfano spedisce dieci profughi in un comune del
Padovano. Il sindaco si oppone e insorge contro i privati che li ospitano:
"Mando i vigili urbani a fare un sopralluogo"
Il prefetto
invia d'ufficio dieci profughi al comune di Teolo, nel Padovano e
il sindaco si infuria.
Anche sei i
dieci "disperati", come li definisce il primo cittadini, sono stati
alloggiati in un'abitazione privata.
Come
racconta Il Mattino di Padova, il viceprefetto di
Padova Pasquale Aversa ha telefonato al sindaco del comune euganeo,
Moreno Valdisolo, mentre questi si trovava in vacanza. La comunicazione -
il sindaco è da sempre molto critico sulla gestione dell'emergenza immigrazione
da parte del Viminale - non è stata nel migliore dei modi: "Aversa mi ha
informato che i migranti, che in quel momento si trovavano nella stazione di
Mestre, sarebbero arrivati in serata, ma non è questo il modo di affrontare un
problema serio e complesso come quello dell’accoglienza".
Già il 25
Aprile il sindaco si era tolto la fascia tricolore in segno di protesta “per il
modo in cui il Governo accoglie questi disperati e non riserva altrettanta
attenzione agli italiani in difficoltà". Per questa mattina ha già
ordinato un sopralluogo della polizia municipale per "verificare se l’abitazione ha
tutti i requisiti igienico-sanitari per ospitare dieci persone".
"Ho
voluto far passare la Festa della Repubblica senza innescare polemiche per
evitare che la mia posizione venga strumentalizzata politicamente - aggiunge il
sindaco - Da domani (oggi, ndr) però mi muoverò per capire meglio come si sia
arrivati alla decisione di mettere queste dieci persone in una casa privata."
di Ivan Francese (Giornale)
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