Il ministro all'attacco: "La Lega oscilla tra il
piano istituzionale e la pura demagogia". E conferma l'intenzione di
smistare gli immigrati al Nord.
L'anno
scorso ne ha fatti sbarcare 180mila. E quest'anno ne ha già accolti altri
60mila. A tutti ha trovato una sistemazione, un giaciglio caldo su cui dormire,
tre pasti al giorno, gli ha regalato una tessera telefonica per chiamare i cari
che stanno aldilà del Mediterraneo e un cambio di abiti.
"L’unica
cosa che è cambiata rispetto al 2011 - spiega Alfano in una intervista su
Repubblica - quando Maroni sosteneva il contrario di quello che dice oggi, è
che sulla sua poltrona oggi sto seduto io". Il ministro dell'Interno non
accetta le barricate del Carroccio che, in Veneto e Lombardia, difende gli
interesse dei propri cittadini: "È la solita Lega di lotta e di
governo, che oscilla tra il piano istituzionale e la pura demagogia. Ma ormai
gli italiani lo hanno compreso: da questa vicenda emerge chiaramente tutta la
contraddittorietà della loro posizione". In realtà, visti i risultati
delle elezioni amministrative, i numeri dicono tutt'altro: la Lega Nord
di Matteo Salvini dilaga anche perché si pone come argine alle politiche
migratorie fallimentari del governo Renzi. Ma, nonostante lo schiaffone
incassato alle urne, Alfano tira dritto col piano di distribuzione dei profughi
nelle Regioni del Nord. "È chiaro che si va avanti - dice il titolare
del Viminale - non è che ci fermiamo perché i leghisti minacciano di occupare
le prefetture. È una questione di giustizia e di solidarietà nazionale con il
Sud, che finora si è fatto carico di gran parte del peso. E premieremo i comuni
che si dimostreranno solidali".
Alfano se la
prende in particolar modo con il governatore della Lombardia Roberto Maroni.
Non gli è andata giù la lettera ai prefetti con la richiesta di non accogliere
più immigrati. "Lasciamo perdere, parliamo di cose serie - minimizza il
ministro di Ncd - ora vorrebbero persino abolire i prefetti. Ma la Lega ha
guidato il Viminale per qualcosa come 1.300 giorni e non ha mai pensato di
cancellare le prefetture. Un’altra dimostrazione dei loro voltafaccia".
Alfano polemizza anche con Forza Italia: "Hanno scelto una
deriva 'lega-forzista', è chiaro che ormai la leadership culturale di
quell'area ce l'ha Salvini. Se si passa dalla rivoluzione liberale a 'occupiamo
le prefetture', è una svolta significativa".
di Sergio Rame (Giornale)
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