“Nemmeno un profugo, non uno, deve
essere inviato in nessuna località turistica. Giù le mani dagli appartamenti e
dagli hotel nelle zone turistiche del Veneto”. Luca
Zaia è un presidente del Veneto inferocito dopo le notizie uscite sui circa 100
profughi che sarebbero ospitati in appartamenti privati a Eraclea e sui 380 in
arrivo per l'estate in altre località turistiche in case sfitte.
“La rappresaglia di Renzi e Alfano contro il Veneto è scattata. Risponderemo con atti formali”, attacca il rieletto presidente della Regione.
Intanto nonostante l’ostracismo e le polemiche dei governatori del Nord di centrodestra, con in testa l’ex Ministro dell’Interno Roberto Maroni, attuale presidente di Regione Lombardia, supportato da Giovanni Toti della Liguria e lo stesso Zaia, i profughi continuano ad essere distribuiti tra le Regioni e ne sono arrivati nella notte del 9 giugno a Vicenza altri 79.
“La rappresaglia di Renzi e Alfano contro il Veneto è scattata. Risponderemo con atti formali”, attacca il rieletto presidente della Regione.
Intanto nonostante l’ostracismo e le polemiche dei governatori del Nord di centrodestra, con in testa l’ex Ministro dell’Interno Roberto Maroni, attuale presidente di Regione Lombardia, supportato da Giovanni Toti della Liguria e lo stesso Zaia, i profughi continuano ad essere distribuiti tra le Regioni e ne sono arrivati nella notte del 9 giugno a Vicenza altri 79.
“Se Renzi e Alfano
vogliono distruggere la prima economia di questa Regione con 70 milioni di
arrivi, migliaia e migliaia di posti di lavoro anche per gli immigrati regolari
che ospitiamo e 16 miliardi di fatturato hanno trovato la via più breve. Anche
per i Prefetti – aggiunge Zaia - è arrivato il momento di scegliere, perché
i diktat contro la gente e gli amministratori che la rappresentano non
farebbero altro che alimentare la già alta tensione sociale”.
“Renzi e Alfano – conclude il
Governatore del Veneto – sappiano che la mia non è una battaglia di
sole parole e se non ci credono devono solo aspettare le ore necessarie per la
definizione, anche giuridica, di una serie di atti concreti, formali,
legittimi, incontrovertibili”.
Intanto i parlamentari vicentini della
Lega Nord invitano a chiamare la Prefettura per fermare “l’esodo
incontrollato”.
“Chi volesse delucidazioni, chiarimenti, informazioni e spese per quanto riguarda l’accoglienza dei clandestini può chiamare la prefettura di riferimento del proprio territorio; per i vicentini il numero telefonico della prefettura di Vicenza è: 0444 338411”, scrivono la senatrice della Lega Nord Erika Stefani e il deputato Filippo Busin sul loro profilo Facebook.
“Chi volesse delucidazioni, chiarimenti, informazioni e spese per quanto riguarda l’accoglienza dei clandestini può chiamare la prefettura di riferimento del proprio territorio; per i vicentini il numero telefonico della prefettura di Vicenza è: 0444 338411”, scrivono la senatrice della Lega Nord Erika Stefani e il deputato Filippo Busin sul loro profilo Facebook.
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