Non hanno voluto farsi fotosegnalare 138 migranti
che vogliono raggiungere i Paesi del Nord Europa Oggi sono attesi
altri gruppi, almeno trenta persone.
VICENZA. Duecento in una settimana. Per
l'esattezza 199: sono i profughi arrivati a Vicenza. Ne erano stati annunciati
cento, sono il doppio.
I NUMERI. Da lunedì in poi non c'è stato un solo giorno di sosta. Ma se venerdì è andata relativamente bene e dal pullman da Catania sono scesi solo dieci nigeriani, altri giorni sono stati decisamente più impegnativi. Martedì in assoluto il più difficile, con ben tre gruppi, complessivamente 77 migranti: 34 eritrei e poi ancora 23 da Siria, Libia e Palestina e infine gli ultimi venti (Mali e Nigeria). Nella giornata di ieri venti i profughi (19 del Ghana e solo uno del Burkina Faso)che tuttavia, arrivati alla caserma Sasso, hanno rifiutato di farsi fotosegnalare.
FUGA DALL'ITALIA. Non vogliono rimanere in Italia: il loro obiettivo è raggiungere il Nord, in questo caso molti hanno parlato della Svezia. I motivi sono tanti: spesso hanno amici o parenti, un punto di riferimento e un appoggio per iniziare la loro nuova vita in un Paese straniero; altrettanto frequentemente a pesare è il trattamento economico. (...)
GdV 27.06.2015.
I NUMERI. Da lunedì in poi non c'è stato un solo giorno di sosta. Ma se venerdì è andata relativamente bene e dal pullman da Catania sono scesi solo dieci nigeriani, altri giorni sono stati decisamente più impegnativi. Martedì in assoluto il più difficile, con ben tre gruppi, complessivamente 77 migranti: 34 eritrei e poi ancora 23 da Siria, Libia e Palestina e infine gli ultimi venti (Mali e Nigeria). Nella giornata di ieri venti i profughi (19 del Ghana e solo uno del Burkina Faso)che tuttavia, arrivati alla caserma Sasso, hanno rifiutato di farsi fotosegnalare.
FUGA DALL'ITALIA. Non vogliono rimanere in Italia: il loro obiettivo è raggiungere il Nord, in questo caso molti hanno parlato della Svezia. I motivi sono tanti: spesso hanno amici o parenti, un punto di riferimento e un appoggio per iniziare la loro nuova vita in un Paese straniero; altrettanto frequentemente a pesare è il trattamento economico. (...)
GdV 27.06.2015.
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