“La Regione Veneto ha investito, e
sta continuando a farlo, su una comunicazione corretta, per informare
direttamente i consumatori veneti (e non), su quello che acquistano e mangiano:
la carne allevata, macellata e confezionata in Veneto non è pericolosa, anzi
offre qualità garantita e certificata”. E’ la risposta dell’assessore regionale
all’agricoltura Giuseppe Pan al report diffuso ieri dalla Iarc di Lione, la
massima autorità di studio in materia di agenti cancerogeni dell’Organizzazione
mondiale della Sanità, sulla connessione tra consumo di carni rosse, in
particolare quelle ‘lavorate’, e insorgenza di tumori al colon e al retto.
“Trovo ingiustificato e improvvido questo allarmismo – replica l’assessore – perché non informa correttamente e non tiene conto delle diverse lavorazioni e filiere di produzione. La filiera zootecnica veneta, che vale il 13 per cento della produzione zootecnica alimentare ‘made in Italy’, rispetta da anni appositi disciplinari e controlli di qualità ed è impegnata a garantire ai consumatori la massima sicurezza in tavola. La Regione ha creato dal 2012 il marchio QV, Qualità Verificata, che certifica vitello ai cereali, vitellone e scottona ai cereali, regolandone allevamento, alimentazione e macellazione secondo precisi protocolli di qualità. E i nostri servizi di certificazione stanno lavorando per estendere l’applicazione del bollino ‘QV’ anche ad altri prodotti del comparto”. “La carne rossa prodotta in Veneto non è affatto comparabile con un hamburger del McDonald’s venduto negli Stati Uniti – sintetizza Pan – e non solo per le diverse modalità di allevamento e macellazione degli animali, ma anche per i criteri estremamente rigorosi che la nostra industria agroalimentare adotta nella lavorazione e conservazione delle carni”.
“Voglio rassicurare produttori e consumatori, , a nome dell’intera filiera regionale – conclude Pan – Il Veneto è la terza regione in Italia per produzioni zootecniche e garantiamo la qualità della filiera perché abbiamo investito, e continuiamo a farlo, su formazione, trasparenza e controllo totale. Comunicazioni allarmistiche non devono disorientare i consumatori: la salute si difende ogni giorno con una dieta bilanciata e attraverso una corretta e attenta selezione dei prodotti che mettiamo sulle nostre tavole”.
“Trovo ingiustificato e improvvido questo allarmismo – replica l’assessore – perché non informa correttamente e non tiene conto delle diverse lavorazioni e filiere di produzione. La filiera zootecnica veneta, che vale il 13 per cento della produzione zootecnica alimentare ‘made in Italy’, rispetta da anni appositi disciplinari e controlli di qualità ed è impegnata a garantire ai consumatori la massima sicurezza in tavola. La Regione ha creato dal 2012 il marchio QV, Qualità Verificata, che certifica vitello ai cereali, vitellone e scottona ai cereali, regolandone allevamento, alimentazione e macellazione secondo precisi protocolli di qualità. E i nostri servizi di certificazione stanno lavorando per estendere l’applicazione del bollino ‘QV’ anche ad altri prodotti del comparto”. “La carne rossa prodotta in Veneto non è affatto comparabile con un hamburger del McDonald’s venduto negli Stati Uniti – sintetizza Pan – e non solo per le diverse modalità di allevamento e macellazione degli animali, ma anche per i criteri estremamente rigorosi che la nostra industria agroalimentare adotta nella lavorazione e conservazione delle carni”.
“Voglio rassicurare produttori e consumatori, , a nome dell’intera filiera regionale – conclude Pan – Il Veneto è la terza regione in Italia per produzioni zootecniche e garantiamo la qualità della filiera perché abbiamo investito, e continuiamo a farlo, su formazione, trasparenza e controllo totale. Comunicazioni allarmistiche non devono disorientare i consumatori: la salute si difende ogni giorno con una dieta bilanciata e attraverso una corretta e attenta selezione dei prodotti che mettiamo sulle nostre tavole”.
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