Lunedì 12 ottobre alle 20.30 nella
sala dell’ex municipio di Zanè, la sezione Alto Vicentino della Lega Nord
organizza una serata dal tema ‘Veneto, tra storia e futuro’.
Relatori della serata sono Ettore Beggiato, studioso di storia veneta e GianAngelo Bellati, economista.
E’ il primo di una serie di incontri organizzati dalla Lega locale nel territorio per affrontare tematiche diverse presentate e discusse ogni volta da relatori esperti e preparati.
“Sarà una prima serata sicuramente interessante – ha spiegato Michele Pesavento, componente della segreteria provinciale della Lega Nord e responsabile della cultura e identità veneta – Abbiamo deciso di cominciare con un argomento che tocca la nostra storia, ma con uno sguardo rivolto al futuro. Conosciamo poco le nostre radici – ha continuato – e di conseguenza non siamo in grado di mettere a fuoco il futuro del nostro territorio. E’ solo conoscendo a fondo da dove si viene che un popolo può rendersi protagonista del proprio futuro e libero di scegliere. Un ruolo fondamentale in questo processo decisionale è dato anche dalla nostra economia, che in questo momento soffre per il continuo taglio di risorse da parte di uno stato accentratore che lascia al territorio soltanto le briciole della ricchezza prodotta e costringe gli enti locali a ridurre o cancellare molti dei servizi necessari e richiesti dai cittadini”.
Altovicentinonline
Relatori della serata sono Ettore Beggiato, studioso di storia veneta e GianAngelo Bellati, economista.
E’ il primo di una serie di incontri organizzati dalla Lega locale nel territorio per affrontare tematiche diverse presentate e discusse ogni volta da relatori esperti e preparati.
“Sarà una prima serata sicuramente interessante – ha spiegato Michele Pesavento, componente della segreteria provinciale della Lega Nord e responsabile della cultura e identità veneta – Abbiamo deciso di cominciare con un argomento che tocca la nostra storia, ma con uno sguardo rivolto al futuro. Conosciamo poco le nostre radici – ha continuato – e di conseguenza non siamo in grado di mettere a fuoco il futuro del nostro territorio. E’ solo conoscendo a fondo da dove si viene che un popolo può rendersi protagonista del proprio futuro e libero di scegliere. Un ruolo fondamentale in questo processo decisionale è dato anche dalla nostra economia, che in questo momento soffre per il continuo taglio di risorse da parte di uno stato accentratore che lascia al territorio soltanto le briciole della ricchezza prodotta e costringe gli enti locali a ridurre o cancellare molti dei servizi necessari e richiesti dai cittadini”.
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