La giunta regionale del Veneto si
costituisce formalmente come parte civile nel procedimento penale previsto
davanti al Tribunale di Venezia relativamente al Mose, il sistema di difesa
dalle acque alte in corso di realizzazione da parte del Consorzio Venezia
Nuova. Lo ha annunciato il presidente della Regione Luca Zaia al termine
dell’odierna seduta della giunta veneta che ha adottato il relativo
provvedimento.
“Come avevamo garantito fin dall’inizio – ha detto il
presidente – la Regione si tutelerà in sede civile in questa vicenda
giudiziaria. Si completa così un percorso in cui ci eravamo già dichiarati
parte offesa il giorno dopo l’avvio dell’azione penale che ha toccato da vicino
ex amministratori regionali e anche il territorio. Adesso, terminate le fasi
discrezionali, si va al processo e la Regione ci sarà, non con la presenza
dell’Avvocatura Regionale che ha comunque tutta la nostra fiducia sul piano
delle capacità professionali, ma con un penalista esterno appositamente
incaricato perché non ci siano dubbi di sorta sulla nostra volontà di andare
fino in fondo. Se ci saranno condanne chiederemo i danni, una volta capito
nella fase processuale quali siano stati quelli diretti e indiretti”.
“Tutto
quello che potevamo fare giuridicamente – ha concluso Zaia – lo abbiamo fatto.
Mi auguro che vicende come questa non ce ne siano più, ma non bastano le leggi.
Ritengo fondamentale che ci sia un profondo cambiamento culturale, investendo
sull’etica”.
Regione Veneto
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