Il tanko fu terrorismo. La procura di
Brescia ne è convinta. Ieri, il pubblico ministero Leonardo Lesti ha chiuso le
indagini a carico del gruppo di venetisti la cui vicenda giudiziaria, un anno e
mezzo fa, suscitò un vespaio di polemiche dopo i 24 arresti compiuti dai
carabinieri del Ros. La procura lombarda ha informato di aver concluso gli
accertamenti preliminari a 50 persone, in gran parte residenti in Veneto,
legate a diversi movimenti separatisti o secessionisti. Fra di loro anche due
vicentini, Massimo Canevarolo, 62 anni, di Vicenza, che si definiva su Facebook
“portavoce del Fronte San Marco”, e Gabriela Marco Perucca Orfei, 45, di
Montegaldella, già promotore del Coordinamento 9 dicembre (quello dei Forconi)
e leader della Life. Non compare, nell’elenco, il nome dell’operaio di Trissino
Davide Giaretta, 31 anni, la cui posizione è stata stralciata e potrebbe essere
archiviata. Ci sono, invece, il leader Luigi Faccia, l’ideologo Franco Rocchetta,
la pasionaria Patrizia Badii, il leader dei Forconi Lucio Chiavegato. (...)
Diego Neri (GdV 15.10.2015)
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