Rispondendo
a un’interrogazione presentata dal deputato leghista, Massimiliano Fedriga, il
ministro per l’Integrazione, Cècile Kyenge, ha svelato i suoi reali piani per
l’immigrazione: spalancare definitivamente le frontiere della Penisola e dare
libero accesso a chiunque si presenti a bussare alle porte dell’Italia. La
reazione di Fedriga, come prevedibile e legittimo, è stata risoluta: «Fosse
vero, sarebbe la resa definitiva dello Stato alla delinquenza».
Le dichiarazioni della Kyenge, come
detto, hanno preso spunto dalla richiesta di chiarimento di Fedriga, posta nel
Question Time alla Camera, in merito ai disordini e agli episodi di violenza
accaduti nel centro di identificazione ed espulsione di Gradisca d’Isonzo, in
provincia di Gorizia.
Fedriga aveva sottolineato che «le persone nel Cie di Gradisca per il 98%
uscivano da circuiti carcerari e avevano commesso reati quali droga, furto e
violenza carnale». Da qui il monito: «Questa è la resa dello Stato rispetto
alla delinquenza. Di fatto lo Stato si arrende di fronte a chi ha devastato il
centro, persone in attesa di espulsione che noi trasferiamo in altri centri
malgrado abbiano commesso quegli atti gravissimi». Per tutta risposta, il
ministro italo-congolese ha replicato a Fedriga che per prevenire
l’irregolarità bisogna «prevedere canali di accesso regolare per i migranti,
che con l’attuale normativa sono di fatto inesistenti. In tal modo si
ridurrebbe sensibilmente l’irregolarità sul territorio e quindi la necessità
delle strutture di trattenimento». La soluzione al fenomeno dell’immigrazione
clandestina per il ministro è, dunque, l’apertura indiscriminata delle
frontiere («canali di accesso regolari», ha detto) e la chiusura delle
strutture dove oggi è possibile “parcheggiare” chi è entrato irregolarmente nel
Paese prima dell’espulsione («si ridurrebbe sensibilmente l’irregolarità sul
territorio e quindi la necessità delle strutture di trattenimento». Un delirio
dopo l’altro. La reazione di Fedriga non si è fatta attendere: «Le parole del
ministro Kyenge - ha replicato il parlamentare del Carroccio - che ha sostenuto
che per eliminare l’irregolarità dei clandestini bisogna aprire le porte e far
entrare chiunque, sono gravissime». «La disoccupazione giovanile - ha osservato
Fedriga - ha raggiunto il 40% e la ricetta del ministro è quella di facilitare
l’arrivo di nuova forza lavoro che qui non troverebbe alcun futuro, favorendo
in questo modo solamente chi fa tratta di carne umana. Siamo di fronte alla
resa dello Stato di fronte alla delinquenza». Il deputato del Carroccio ha
dunque anticipato che domenica 17, alle 11 del mattino, la Lega radunerà
i propri sostenitori ma anche la gente comune per una manifestazione proprio di
fronte al Cie di Gradisca». «Per dire no all’immigrazione clandestina e sì alla
legalità», ha motivato Fedriga.
A preoccupare della parole del ministro Kyenge anche un’altra “minaccia”: «Da
qui al 31 dicembre - ha detto - dovremo recepire tutte le norme sull’asilo, sui
profughi e sui richiedenti asilo. Questo è un dovere che abbiamo posto come
priorità nell’agenda di Governo. Lo porteremo a compimento e ci porterà nel
2014 verso un testo unico per rifugiati e richiedenti asilo. Chi entra dal Sud
e da Lampedusa entra di fatto in Europa, bisogna rendersi conto di questo».
Vero, bisogna rendersi conto che se questo governo non va a casa all’istante
per il Nord è finita.
Andrea
Ballarin
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