Fotografata
da "Panorama" sulla corsia preferenziale con il permesso del sindaco.
Un autogol per il rottamatore.
Vi piace
viaggiare facile? Intendiamo dire vi piace evitare ingorghi, saltare le code e
dribblare il traffico di città? E a chi non piacerebbe? Già, a chi? Solo che
per farlo bisogna passare sulle corsie preferenziali e passarci «regolarmente».
Tutelati,
quindi, da adeguato pass che lo consenta. Un piccolo, grande privilegio, che
sognano in molti ma che, in gran parte delle città, posseggono solo in pochi.
Prendiamo Firenze, per esempio. Sulle corsie preferenziali ci passano i mezzi
pubblici, i mezzi di soccorso, le forze dell'ordine e pochissimi altri. Tipo la
signora Agnese Landini, insegnante precaria, ma moglie a tempo pieno di Matteo
Renzi, sindaco della città candidato a guidare il Pd e magari, fra non molto,
persino l'Italia, come presidente del Consiglio, chissà. Orbene sarà stato un
caso, sarà stata una «debolezza», come ha poi spiegato, molto contrita, ieri,
in serata, la first lady fiorentina ma, come documenta il settimanale Panorama
nel numero in edicola, la prof. Landini è stata pescata da un fotografo
freelance locale, mentre, a bordo della monovolume del marito, munita di
«permesso istituzionale», dopo essere uscita di casa a Pontassieve, percorre in
rapida sequenza, transitando sulle corsie preferenziali, alcune vie di Firenze.
Non c'è trucco, non c'è inganno e, soprattutto, come precisa Panorama, non è
stata azionata alcuna macchina del fango per colpire direttamente o
indirettamente Renzi, bensì, a consentire il piccolo ma significativo scoop, è
stata soltanto l'abilità di un fotografo, particolarmente attento, che ha
inanellato una serie di scatti inoppugnabili.
Scatti che hanno permesso di ricostruire
l'itinerario «preferenziale» intrapreso dalla signora Renzi per raggiungere
Poggio Imperiale, località che dista 21,5 chilometri dall'abitazione di
famiglia a Pontassieve e dove la signora Landini insegna lettere. E per
raggiungere Poggio Imperiale con una certa disinvoltura, che le consente di
arrivare a scuola per tempo e di dribblare il traffico, la first lady di Palazzo
Vecchio, ecco che, attraversando Firenze, è passata, fra l'altro da viale
Europa e da viale Giannotti. Dove il pass serve eccome. Pensate che quel pass
serve anche per transitare nelle aree pedonali e parcheggiare, per esempio, in
piazza Giudici e Mentana, negli spazi per residenti in Ztl e Zcs. Suvvia,
signora Renzi, proprio lei va a combinare questo pasticciaccio che mette in
imbarazzo suo marito, paladino della battaglia anti Casta. Lui che ama farsi
riprendere mentre, in bicicletta, (già, perché il pass ce l'ha sulla
monovolume) percorre le strade della città? «Ero in ritardo per andare a
scuola, ho preso una corsia preferenziale, ho sbagliato. Non risuccederà. Mi
scuso se ho offeso la sensibilità di qualcuno e mi spiace richiamare su di me e
sul mio lavoro un'attenzione che non voglio» si è difesa con una nota diffusa
in serata, la moglie di Matteo Renzi. E sempre più contrita ha aggiunto:
«Sentirmi paragonata alla Casta per aver percorso, sbagliando, qualche
centinaio di metri di preferenziale mi sembra profondamente ingiusto. Ma mi
aiuterà per il futuro a stare più attenta. Stavo guidando la macchina privata
di mio marito Matteo. D'ora in poi starò attentissima a togliere il tagliando
del permesso del Comune di Firenze quando userò io l'auto. Quella mattina non
l'ho fatto e mi dispiace molto. Sono una persona normale, che non riesce ad
abituarsi all'idea di essere pedinata, tutti i giorni, da fotografi alla
ricerca di presunti scoop, come gli autori di questo servizio o come i loro
colleghi che mi hanno ripreso mentre giocavo con i miei bambini nel giardino di
casa».
di Gabriele Villa (Il Giornale)
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