“Non bastavano le difficoltà a ottenere
il credito dalle banche, l’aumento della pressione fiscale arrivata a oltre il
68%, i ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione per i
sequestri di contante operati dal patto di stabilità, l’abolizione degli sconti
fiscali sui capannoni. No, ora bisogna pure costringere migliaia di piccole e
medie imprese a restituire le agevolazioni ricevute per aver assunto dei
disoccupati. E’ allucinante!”.
Con queste parole, il
Presidente del Veneto, Luca Zaia, commenta con durezza il provvedimento
dell’Inps che chiede alle Pmi la restituzione degli incentivi per aver assunto
nel 2012 lavoratori in cerca d’occupazione.
“Ministri e Premier hanno passato e
passano la giornata a riempire le colonne dei giornali con dichiarazioni su
sviluppo e occupazione – riprende Zaia – poi, però, si fermano lì. All’atto
pratico né Monti né Letta hanno rifinanziato questi incentivi e ora le Pmi si
trovano con un altro debito sulle spalle”.
“Faccio presente che in Veneto –
conclude Zaia – abbiamo mosso con Veneto Sviluppo una leva da quasi un miliardo
di euro per riassicurazione e agevolazioni creditizie, coinvolgendo banche e
Associazioni d’impresa, abbiamo garantito cassa integrazione in deroga e
formazione senza risparmiare pur a fronte di un bilancio chee è quasi la metà
di quello di 2 anni fa…intanto il Governo lascia nel cassetto 30 miliardi che
otterrebbe rapidamente se applicasse da subito, come chiedono le Regioni
virtuose del nord, costi e fabbisogni standard, tagliando definitivamente le
unghie agli spreconi”.
“Hanno ragione i Rettori a protestare:
il taglio dei 41 milioni che erano stati promessi agli atenei virtuosi: è
scandaloso. Per il Veneto si tratta dell’ennesima beffa, considerato che le
nostre Università sono stabilmente nella top five delle classifiche della
stesso Ministero per qualità dell’insegnamento e della ricerca”.
Con questa parole il Presidente del
Veneto, Luca Zaia, attacca duramente l’eliminazione dal “pacchetto scuola”,
approvato ieri alla Camera, dei 41 milioni riservati alle Università virtuose.
“Si tratta davvero di una presa in giro
– riprende Zaia – ricerca, formazione, innovazione nel sapere, più risorse per
valorizzare il merito: quante volte ce lo siamo sentiti ripetere dai soloni che
stanno al Governo?. Alla prima occasione, invece, i soldi destinati a chi
questi principi cerca di praticarli quotidianamente tornano nel cassetto”.
“Lo dico da Presidente di una Regione
che vede le Università di Padova, Verona e Venezia, stabilmente nella top five
Anvur delle eccellenze nazionali – conclude Zaia – e che con i giusti sostegni
potrebbero garantire più fondi ai nostri eccellenti ricercatori che sono
disseminati nelle Università di tutto il mondo”.
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