Il preside
vieta il presepe a scuola e scoppia la polemica, tra le proteste di alcuni
genitori. L'istituto finito nel vortice delle polemiche è a Bergamo,
all'istituto De Amicis nel quartiere Celadina. Il preside della
scuola, Luciano Mastrorocco, ha vietato la realizzazione del presepe per non
discriminare chi è fedele di religioni diversa da quella cattolica.
All'istituto gli alunni non italiani sono il 30%, mentre in alcune classi si raggiunge
il 50%.
Il caso - Un'insegnante nei giorni
scorsi aveva chiesto di poter realizzare il presepe, ma il preside glielo ha
impedito. "La scuola pubblica - ha dichiarato Mastrorocco al Corriere di
Bergamo - è di tutti e non va creata alcuna occasione di discriminazione. In
classe ognuno può portare contributo, ma accendere un focus cerimoniale
e rituale può risultare soverchiante per qualcuno, che potrebbe subire ciò che
non gli appartiene. Non sono l'anticristo, ma questo è l'orientamento che ho
dato all'istituto da otto anni, quando sono arrivato qui. È stato un modo per
rispettare tutti". Non mancano le proteste dei genitori, che parlano
di divieto assurdo: "È giusto far crescere i figli secondo il nostro
credo, poi da grandi saranno liberi se seguirlo oppure no".
La risposta
della Lega - Ma al
diktat del preside risponde Matteo Salvini: "Pazzesco. A Istituto
De Amicis di Bergamo preside vieta il presepe. È questo modello di scuola che
dovrebbe educare nostri figli?". Il segretario federale della Lega
Nord ha annunciato via Facebook che oggi, alle 17,30 porterà all'istituto (Via
delle Tofane, 1, Bergamo) un presepe in dono all'istituto di Bergamo, il cui
preside quest'anno ha decisi di non allestire il presepe. "La favoletta
che la cultura europea è figlia di tante cose, tra cui il Cristianesimo, non
sta più in piedi - ha detto ancora Salvini - non va creata alcuna
discriminazione... in questa scuola gli alunni non italiani sono il 30%...
qualcuno potrebbe subire ciò che non gli appartiene... a scuola non ci devono
essere simboli che dividono. Perchè togliere ai bambini, di qualunque razza e
cultura, il bello del Natale?".
da Libero Quotidiano
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