Finora solamente episodi isolati ma sono stati
ricoverati in terapia dermatologica del San Bortolo E l'Ulss ora aumenta i
controlli.
VICENZA. La scabbia fra i profughi. Finora
sono casi isolati, ma la macchina operativa dell'Ulss è scattata subito. Gli
extracomunitari sono stati messi subito in terapia in dermatologia. Il livello
di attenzione continua, comunque, ad aumentare, anche perché il contingente in
arrivo a Vicenza è in crescita. Per fortuna, finora, nessuna malattia infettiva
grave.
I NUMERI. I controlli sono rigorosi, assidui. La città non se ne accorge, ma il
flusso è costante, le visite sanitarie in ospedale procedono senza soste, e
l'allerta non finisce mai. Basterebbe che uno solo dei profughi di varia
nazionalità, provenienti da una serie di Paesi afflitti da sempre da malattie endemiche,
presentasse una patologia a rischio per accendere la miccia di un contagio
pericoloso. Dall'inizio dell'anno ben 800 gli immigrati, oltre 60 al mese,
prelevati dall'hotel vicino all'ospedale in cui vengono sistemati, e portati al
San Bortolo per una serie di esami, torace, polmoni, sangue, quadro
cardio-vascolare, diretti a verificarne le condizioni fisiche, lo stato di
salute (...)
GdV 10.12.2014.
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