In manette una banda di rapinatori seriali autrice di
decine di furti in provincia di Padova. Ma gli albanesi arrestati sanno che
saranno presto liberi.
“Qui in
Italia facciamo quello che vogliamo, tanto restiamo sempre impuniti”. Il nostro
Paese è lo zimbello di una banda di ladri albanesi, arrestati dai
carabinieri di Padova, Albano e Montegrotto, dopo numerosi colpi tra Veneto
(Padova e i colli Euganei la zona più rapinate) e il Trentino-Alto Adige.
I militari
hanno intercettato anche le conversazioni telefoniche tra i banditi, che si
fanno beffe della giustizia italiana. Come riporta Il Mattino di Padova, i tre criminali autori
di diversi saccheggi in abitazioni – “facevano visita anche a 10-15 case per
notte” – se l’erano cavata con una semplice denuncia a piede libero dopo aver
rubato mezzo chilo d’oro: “Solo in Italia capita di cavarsela così”
sghignazzavano al telefono.
Fortunatamente
ieri è scattato il blitz “in un pensione di Lusso a Cermes (in provincia
di Bolzano)”, dove i giovani ladri si erano nascosti con la refurtiva: si
tratta di Lica Edison (nato nel 1993), Miftar Halil (’90 e Lleshi Blerin (’89).
Uno di loro, mentre erano in corso le procedute di identificazioni, ha tentato
la fuga, venendo prontamente bloccato dalle forze dell’ordine. Come scrive
sempre il quotidiano locale, “l’attività di indagine ha permesso agli investigatori
di ricondurre tale merce a un totale di 8 furti in appartamento commessi nei
giorni precedenti dalla batteria, nel territorio di Este e in quello Bolzanino.
Anelli, bracciali, orologi di pregio, ma anche semplici fedi nuziali, con
incise date di matrimonio e nomi degli sposi derubati (per un valore stimato di
oltre 50.000 €), sono in fase di restituzione agli aventi diritto”.
di Fabio Franchini (Giornale)
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