“Se i
sindaci sono costretti a chiamare la vigilanza privata significa che il Governo
li ha lasciati completamente soli ad affrontare non solo un’emergenza, ma un
aspetto che è una priorità assoluta: la sicurezza. Negli ultimi mesi si è
determinata una situazione da allarme rosso nonostante lo straordinario lavoro
messo in campo dalle nostre forze dell’ordine”.
Queste le parole della presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in riferimento alla decisione presa da alcuni sindaci del vicentino che hanno deciso di affidarsi alla vigilanza privata visto l’aumento di furti e rapine.
“I sindaci, tutti i nostri 579 sindaci – spiega il governatore - sono dei veri e propri eroi perché vivono quotidianamente spalla a spalla con i cittadini cercando di amministrare in modo virtuoso nonostante i pesantissimi tagli imposti da un Governo centrale che, come è bene sempre ricordare, trattiene per darli agli spreconi 21 miliardi di saldo fiscale attivo e sequestra 1 miliardo 300 milioni di soldi veri che la Regione potrebbe destinare ai servizi. Tutto ciò senza che sui territori torni neppure una lira, tantomeno le fondamentali risorse per il controllo del territorio”.
“Le nostre forze dell’ordine – ricorda il presidente – spesso non hanno addirittura i fondi per fare il pieno di carburante alle volanti o per pagare gli straordinari agli agenti che presidiano il territorio nelle ore notturne. I cittadini, le famiglie, le aziende devono essere difesi da queste bande di delinquenti che già godono di norme troppo permissive e di un sistema di giustizia tutt’altro che punitivo. La sicurezza è una priorità: i cittadini devono sentirsi sicuri nei loro quartieri e ancor di più all’interno delle mura domestiche”.
“Il mio grazie va alle forze dell’ordine per tutto quello che fanno, nonostante i tagli massacranti di un Governo distante dalla realtà di tutti i giorni, per proteggere le nostre comunità ma anche ai nostri bravi sindaci – conclude Zaia – che cercano di fare di tutto per trovare soluzioni in grado di contrastare una vera e propria emergenza come quella della criminalità e dell’ondata di furti che sta massacrando i nostri comuni”.
Queste le parole della presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in riferimento alla decisione presa da alcuni sindaci del vicentino che hanno deciso di affidarsi alla vigilanza privata visto l’aumento di furti e rapine.
“I sindaci, tutti i nostri 579 sindaci – spiega il governatore - sono dei veri e propri eroi perché vivono quotidianamente spalla a spalla con i cittadini cercando di amministrare in modo virtuoso nonostante i pesantissimi tagli imposti da un Governo centrale che, come è bene sempre ricordare, trattiene per darli agli spreconi 21 miliardi di saldo fiscale attivo e sequestra 1 miliardo 300 milioni di soldi veri che la Regione potrebbe destinare ai servizi. Tutto ciò senza che sui territori torni neppure una lira, tantomeno le fondamentali risorse per il controllo del territorio”.
“Le nostre forze dell’ordine – ricorda il presidente – spesso non hanno addirittura i fondi per fare il pieno di carburante alle volanti o per pagare gli straordinari agli agenti che presidiano il territorio nelle ore notturne. I cittadini, le famiglie, le aziende devono essere difesi da queste bande di delinquenti che già godono di norme troppo permissive e di un sistema di giustizia tutt’altro che punitivo. La sicurezza è una priorità: i cittadini devono sentirsi sicuri nei loro quartieri e ancor di più all’interno delle mura domestiche”.
“Il mio grazie va alle forze dell’ordine per tutto quello che fanno, nonostante i tagli massacranti di un Governo distante dalla realtà di tutti i giorni, per proteggere le nostre comunità ma anche ai nostri bravi sindaci – conclude Zaia – che cercano di fare di tutto per trovare soluzioni in grado di contrastare una vera e propria emergenza come quella della criminalità e dell’ondata di furti che sta massacrando i nostri comuni”.
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