Il Governatore
veneto fa il punto della sua azione amministrativa e promette ancora sostegno all’economia, al mondo del lavoro e al settore sociale.
Con l’arrivo del nuovo anno, anche il governatore veneto Luca Zaia ha
fatto il punto della sua azione di governo, annunciando le priorità per il
futuro. Innanzitutto, agire per mantenere le attività che garantiscono
occupazione, offrire sostegno per l’accesso al credito delle imprese, fornire
aiuto ai giovani per l'ingresso nel mondo del lavoro e attenzione alle famiglie
e al settore sociale. Queste, nel complesso, sono le parole d'ordine degli
impegni di Zaia, che naturalmente si rivolge anche allo Stato centrale al
fine di ottenere più autonomia nelle scelte strategiche. Questo «per poter
scegliere il nostro futuro». Non è mancato un invito rivolto a Roma affinché si
proceda ad un taglio del numero dei parlamentari e dei mandati, sulla
scorta di quanto già attuato nel Consiglio regionale veneto.
Tuttavia, Zaia sottolinea che i suoi sono impegni e prese di posizione
concrete, non parole vuote da gettare nel teatrino della politica. «Se qualcuno
vuole fare campagna elettorale lo faccia pure. Io non ho tempo da perdere»,
dice chiaramente, di fronte all’ipotesi che il dibattito sia contrassegnato, a
livello italiano e anche regionale in vista delle elezioni del 2015, da un
confronto politico visto soltanto in chiave elettorale. «È il rischio concreto
di un Paese malato - dice Zaia - e sicuramente sarà così, ma non da parte mia»,
assicura, «perché' nei tre anni e mezzo precedenti mi sono guardato bene di
parlare di segreterie politiche, di candidarmi a qualcosa. I veneti hanno
votato un governatore a tempo pieno e l'avranno fino all'ultimo minuto».
Zaia ha inoltre parlato dell’ipotesi di una sua possibile ricandidatura alla
presidenza della Regione, tracciando così un primo bilancio della sua azione
politica: «se dopo 5 anni che hai fatto amministrazione, hai aperto gli
ospedali di notte, messo in piedi una leva finanziaria di 9 miliardi di euro
per le imprese, fatto riforme, finanziato oltre 10mila imprese, affrontato una
alluvione sostenendo più di 10mila imprese e famiglie e aperto 935 cantieri, se
dopo tutto questo hai anche bisogno di fare la canonica campagna elettorale per
farti riconfermare me ne guardo bene. I veneti sapranno valutare. Io sono qui
per lavorare e lo farò fino all'ultimo».
Il governatore ha chiuso del sue dichiarazioni con una battuta: «Superman non
esiste. Quando devi fare una cosa la devi fare bene, quelli che fanno tante
cose le fanno tutte male. Serve testa bassa e avanti. Non c’è tempo per andare
a Roma in televisione». Nessun cedimento, insomma, ha quindi ribadito, alla
pura propaganda elettorale. Molto meglio sfruttare sino all’ultimo il tempo a
disposizione per proseguire in un’amministrazione regionale che è risultata tra
le più popolari di sempre.
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