domenica 19 gennaio 2014

Padova, la Lega Nord manifesta mentre i “compagni democratici” dei centri sociali aggrediscono

Sassaiola contro il presidio davanti al carcere, sede imbrattata e insulti a Salvini.
Fango e uova contro i militanti del Carroccio che manifestavano davanti al Due Palazzi di Padova per dire no al decreto svuotacarceri. È arrivata da un centro sociale padovano, il Gramigna, la risposta “democratica” alla protesta del Carroccio davanti agli istituti di pena del Nord per ribadire che i criminali devono rimanere in cella. L’aggressione ai leghisti è avvenuta nella mattinata, durante il presidio davanti ai cancelli della prigione padovana: una ventina di giovani esponenti del centro sociale hanno dapprima insultato i militanti del Carroccio poi li hanno bersagliati con una “sassaiola” di fango e uova, alla quale ha messo fine la polizia con una carica di alleggerimento. Gli "antagonisti" ci hanno riprovato più tardi, quando in città è arrivato il segretario del Carroccio Matteo Salvini. Anche qui sono state le forze dell’ordine a tenere a bada gli autonomi, che hanno potuto solo sparare qualche slogan antileghista e musica a tutto volume, in mezzo agli sguardi allibiti dei cittadini. «Se siamo razzisti e delinquenti, come urlano i centri sociali - ha commentato Salvini - lo possono decidere i padovani. A noi piace esprimerci liberamente, non facendo confusione. Mi sembra una follia che la polizia deva essere impegnata per queste situazioni».
Altro esempio di democrazia da centro sociale è stato infine lo scempio della sede padovana della Lega: all’ingresso sono stati rovesciati alcuni sacchi di spazzatura e i muri sono stati imbrattati con insulti vari.
Mentre il presidente della Regione Luca Zaia ha parlato di episodi «inaccettabili», tutti i commentatori che in questi giorni hanno accusato la Lega, tra le altre cose,  di essere un «pericolo per la democrazia», hanno semplicemente ignorato la notizia.
Il candidato sindaco di Padova, Massimo Bitonci, capogruppo della Lega in Senato, ha colto l’occasione per chiarire una parte del suo programma di governo se verrà eletto sindaco: «A Padova la democrazia è messa a repentaglio da pochi violenti, legati agli ambienti del Centro Pedro e Gramigna. In via Ticino, per esempio, permane un’isola di illegalità, dove si somministrano alcolici senza licenza e senza l’emissione dello scontrino fiscale. La giunta Rossi-Zanonato è sempre stata complice dei compagni pedrini. Se sarò eletto sindaco, sfratterò questi signori e ripristinerò l’ordine».

1 commento:

  1. ...basta!!!!... questi sono solo dei "commissari politici" di stampo stalinista sostenuti del Pd, che è colpevole quanto loro di queste azioni criminali.... e "legalizzate"..

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