Sassaiola contro il
presidio davanti al carcere, sede imbrattata e insulti a Salvini.
Fango e uova contro i militanti
del Carroccio che manifestavano davanti al Due Palazzi di Padova per dire no al
decreto svuotacarceri. È arrivata da un centro sociale padovano, il Gramigna,
la risposta “democratica” alla protesta del Carroccio davanti agli istituti di
pena del Nord per ribadire che i criminali devono rimanere in cella.
L’aggressione ai leghisti è avvenuta nella mattinata, durante il presidio
davanti ai cancelli della prigione padovana: una ventina di giovani esponenti
del centro sociale hanno dapprima insultato i militanti del Carroccio poi li
hanno bersagliati con una “sassaiola” di fango e uova, alla quale ha messo fine
la polizia con una carica di alleggerimento. Gli "antagonisti" ci hanno
riprovato più tardi, quando in città è arrivato il segretario del Carroccio
Matteo Salvini. Anche qui sono state le forze dell’ordine a tenere a bada gli
autonomi, che hanno potuto solo sparare qualche slogan antileghista e musica a
tutto volume, in mezzo agli sguardi allibiti dei cittadini. «Se siamo razzisti
e delinquenti, come urlano i centri sociali - ha commentato Salvini - lo
possono decidere i padovani. A noi piace esprimerci liberamente, non facendo
confusione. Mi sembra una follia che la polizia deva essere impegnata per
queste situazioni».
Altro esempio di democrazia da centro sociale è stato infine lo scempio della
sede padovana della Lega: all’ingresso sono stati rovesciati alcuni sacchi di
spazzatura e i muri sono stati imbrattati con insulti vari.
Mentre il presidente della Regione Luca Zaia ha parlato di episodi
«inaccettabili», tutti i commentatori che in questi giorni hanno accusato la
Lega, tra le altre cose, di essere un «pericolo per la democrazia», hanno
semplicemente ignorato la notizia.
Il candidato sindaco di Padova, Massimo Bitonci, capogruppo della Lega in
Senato, ha colto l’occasione per chiarire una parte del suo programma di
governo se verrà eletto sindaco: «A Padova la democrazia è messa a repentaglio
da pochi violenti, legati agli ambienti del Centro Pedro e Gramigna. In via
Ticino, per esempio, permane un’isola di illegalità, dove si somministrano
alcolici senza licenza e senza l’emissione dello scontrino fiscale. La giunta
Rossi-Zanonato è sempre stata complice dei compagni pedrini. Se sarò eletto
sindaco, sfratterò questi signori e ripristinerò l’ordine».
...basta!!!!... questi sono solo dei "commissari politici" di stampo stalinista sostenuti del Pd, che è colpevole quanto loro di queste azioni criminali.... e "legalizzate"..
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