Furti e bancomat, 24 nomadi a processo. Molti i colpi messi a segno a Vicenza. Erano stati
scoperti dai carabinieri grazie anche all'uso di telecamere. Facevano il pieno
ad una Porsche Panamera con i conti correnti altrui.
VICENZA. Furti e indebiti utilizzi di
bancomat, 24 nomadi - molti dei campi cittadini oggetto di cronaca nei giorni
scorsi per le bollette pagate dal Comune - davanti al giudice. Il pubblico
ministero Silvia Golin ha chiuso le indagini ed ha chiesto il rinvio a giudizio
a carico della banda che era stata sgominata dai carabinieri della stazione di
Vicenza nell'ottobre del 2012. Sono 37 i capi di imputazione formulati dalla
procura, e che saranno discussi nel corso dell'udienza preliminare, che sarà
celebrata in maggio davanti al giudice Massimo Gerace. Non è escluso che alcuni
degli imputati scelgano di patteggiare.
Era la gang che faceva il pieno gratis. Sempre nello stesso distributore, nei
fine settimana, al self-service. E non certo per risparmiare, visto che la
benzina non la pagavano mai. Le loro auto di lusso consumavano parecchio, ma
non era un problema: usavano, secondo l'accusa, il bancomat delle vittime di
furti.
L'indagine - che ha portato a sette arresti - era stata avviata nell'estate di
due anni fa.
Diego Neri (GdV)
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