Agli
immigrati è stata servita una pastasciutta poi sono stati portati a Pove. «Non
ho risorse neppure per i miei compaesani».
TEZZE. «Non accetterò profughi a Tezze».
Lo aveva annunciato a chiare lettere a gennaio, e sabato sera ha mantenuto la
promessa. Il sindaco Valerio Lago ha impedito a otto immigrati di origine
eritrea, arrivati in Sicilia con una “carretta del mare” nei giorni scorsi, di
alloggiare in un albergo di Belvedere di Tezze, sistemazione che la prefettura
di Vicenza e la Confartigianato di Bassano erano riusciti a reperire in tutta
fretta per garantire un tetto e un pasto caldo ai migranti. Una decisione che è
destinata a sollevare un vespaio.
Gli otto facevano parte di un gruppo di quaranta africani che nel pomeriggio di
sabato sono sbarcati all'aeroporto “Catullo” di Verona e sono poi stati
smistati a Bolzano, Trento, Venezia e nel Vicentino. Dieci di loro sono stati
accolti a Bassano, dall'associazione “Casa a colori” di Enrico Parolin, e otto
giovani, sempre sabato intorno alle 17, a bordo di un pullman, sono giunti
all'albergo “Nazionale” di Belvedere di Tezze, trovato grazie
all'interessamento dei funzionari della sede di Tezze della Confartigianato di
Bassano (...)
Davide Moro
e Mario Baggio (GdV)
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