Il capogruppo
leghista in Regione, Caner, denuncia: «In teoria dovrebbe essere lo Stato a rimborsare
queste spese, ma così non avviene».
«Quando si parla di gestione
dell’emergenza clandestini, si dovrebbe farlo fornendo dati, non sollecitando
il pietismo della gente. Quanto ci costa, ad esempio, l’assistenza sanitaria di
chi arriva in Veneto senza documenti? Ecco, a parer mio è giusto aiutare i veri
profughi che fuggono da situazioni di guerra, ma non i clandestini che
alimentano il racket degli sbarchi e di cui non è giusto che l’Italia e il
Veneto si prendano carico, nel menefreghismo dell’Europa». Il capogruppo
leghista Federico Caner fornisce i dati regionali sulla spesa per gli
irregolari, proprio nei giorni in cui si acuiscono le polemiche per l’arrivo di
centinaia di clandestini nelle nostre città.
«Nel 2012 l’assistenza agli irregolari ci è costata oltre 8 milioni di euro,
destinati alla prevenzione e all’assistenza. Ribadisco: i profughi che scappano
dalla guerra debbono essere un problema europeo. Mentre i clandestini, entrati
tramite il racket degli scafisti, costano al Paese 30 euro al giorno e al
Veneto milioni di euro l’anno in cure. In teoria dovrebbe essere lo Stato a
rimborsare queste spese, ma così non è. Allora mi chiedo: quanto è giusto che
siano i nostri cittadini a farsi carico di una emergenza del genere? Perché la
Regione deve pagare per l’accoglienza di irregolari quando Roma taglia le
risorse e si faticano a chiudere i bilanci? A questo punto io comprendo la
chiusura da parte di alcuni nostri amministratori locali, che pensano prima ai
loro cittadini e dopo ad emergenze di cui non spetta a noi farci carico».
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