«Continuiamo ad andare in Europa
a prendere ordini, a chiedere un po’ di elemosina, ma sull’immigrazione, sul
supporto che Bruxelles dovrebbe darci per fronteggiare questa emergenza,
nessuno chiede niente. Del resto, non c’è da stupirsi, il tema immigrazione è
completamente scomparso dal dibattito politico: per il governo è come se il
problema neanche esistesse». Il deputato Nicola Molteni non nasconde la sua
rabbia e la sua preoccupazione per come il governo si sta muovendo sulla difesa
delle frontiere.
«I numeri parlano da soli - dice Molteni - 45mila sbarchi nel 2013, diecimila
sbarchi nel solo 2014, tredicimila da quando è iniziata l’operazione Mare
Nostrum, il 18 ottobre scorso. Numeri che indicano chiaramente che siamo di
fronte ad una vera e propria invasione. In aumento esponenziale da quando il
governo Letta ha dato il via all’operazione Mare Nostrum, che in realtà
bisognerebbe ribattezzare operazione “Traghetto sicuro per l’Italia”. Perché la
realtà è proprio questa: che la Marina militare viene utilizzata per andare a
prendere i clandestini quasi sulle coste africane».
Molteni ha presentato un’interrogazione per capire quanto l’operazione stia
costando alle casse dello Stato. «Non ci sono cifre ufficiali: Alfano parla in
via non ufficiale di 300mila euro al giorno, secondo noi sono molti di più,
anche perché bisogna ricordare che chi sbarca qui ha garantito trenta euro al
giorno e 15 euro di ricariche telefoniche, più naturalmente vitto e alloggio,
in alcuni casi anche di lusso, come nel caso dei profughi mandati negli
alberghi a quattro stelle. Ma anche considerando 300mila euro al giorno,
significa che l’operazione Mare Nostrum finora è costata ai cittadini circa 50
milioni di euro. Una cifra enorme. Che è bene ricordare che, in base a quanto
stabilito da governo, in buona parte viene sottratta al Fondo di solidarietà
per le vittime delle mafie e dell’usura. Per gli immigrati, insomma, i soldi si
trovano sempre, mentre non si riesce mai a trovarne per i nostri anziani, per i
giovani senza lavoro, per gli esodati. Tutte categorie, queste, condannate a
venire sempre dopo gli stranieri».
Il prossimo appuntamento per la Lega è martedì alla Camera dove arriverà il
combinato disposto sullo svuotacarceri che porterà a Montecitorio il pacchetto
di depenalizzazioni votato in Senato, tra le quali c’è anche il reato di
immigrazione clandestina. Il Carroccio ha già annunciato battaglia e presentato
250 emendamenti, uno dei quali proprio per mantenere il reato che è il pilastro
della legge Bossi-Fini. «Ci proveremo in tutti i modi - dice Molteni - anche se
l’orientamento della maggioranza, che non ha presentato alcun emendamento, è
chiaro. Questo è l’unico Paese dove si fanno quattro svuotacarceri in pochi
anni e insieme di decide di abolire il reato di clandestinità. Tutto questo
mentre i dati dicono che c’è un furto ogni minuto e che furti, rapine e
estorsioni sono aumentati del trenta percento. E mentre il governo sta varando
un piano di tagli alla sicurezza mai visto, con la cancellazione di 267 presidi
sul territorio e una diminuzione di almeno 40mila uomini in due anni. Un vero
suicidio».
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