Tutti
stretti attorno al candidato sindaco di Schio Alessandro Gori, che ha deciso di
‘correre da solo’, ma che accetta la sfida per arrivare primo. I leghisti
dell'Alto Vicentino si sono dati appuntamento al ristorante
Belvedere per la presentazione ufficiale di Alessandro Gori, già
consigliere minoranza e vicecapogruppo della Lega Nord al consiglio comunale.
Il nome circolava già da un paio di mesi, ma il Carroccio dell'Alto Vicentino
ha voluto fare le cose in grande stile, convocando per l'evento, il numero uno
del partito Matteo Salvini.
Davanti
ad una nutrita presenza di amministratori locali, (dei sindaci era
presente solo Maurizio Colman) , degli assessori regionali Roberto
Ciambetti e Marino Finozzi, dell'Europarlamentare Mara Bizzotto, del Segretario
nazionale della Lega Nord Flavio Tosi e dell'attesissimo Segretario federale
Matteo Salvini, il candidato Gori, nel giorno del suo compleanno, ha delineato
brevemente il suo programma elettorale per rilanciare la politica
amministrativa scledense, che presenta come punti cardine il lavoro e la
sicurezza. "Dobbiamo dare importanza a quei cittadini che producono
reddito e innovazione per Schio – ha detto - . Spesso dimentichiamo che sono
loro il motore, che è solo grazie a loro che Schio può prosperare".
Lasciata
ormai alle spalle la possibilità di una unica coalizione di centro destra, Gori
ha ribadito che la Lega corre da sola, appoggiata solo da un paio di liste
civiche, “Uniti per Schio” (Ups) e “Per Schio nel Veneto indipendente”.
"So bene la difficoltà dell'impresa - ha ammesso Gori - e,
superando per un momento il suo garbo e la sua consueta pacatezza ha sfoderato
tutta la sua determinazione: "Ci vuole tanto coraggio, ma partiamo per
vincere. Io sono uno sciatore, uno sportivo, sono abituato a gareggiare. Quando
parto, parto per arrivare primo, non per arrivare secondo."
A suonare
quasi come un monito per Gori è quanto ha esposto il Segretario nazionale
Flavio Tosi e che ha fatto da introduzione al discorso di Salvini. E’ stato
deciso nel ribadire come la Lega non intende fare differenze tra città del Sud
e città del Nord: "Noi siamo contro lo spreco. Siamo contro il "salva
Roma" ma anche contro il "salva Venezia". È giusto che il debito
di Venezia se lo paghi Venezia, e che non ricada anche questo sui cittadini di
Schio. Votare per la Lega significa votare per il buon governo".
L'amore per
il territorio, primo caposaldo leghista, è stato alla base anche
dell'intervento del Segretario federale Salvini, che ha incoraggiato il
candidato Gori a non arrendersi, a lottare "Come fa la Lega da sempre. Io,
da buon milanese, per Milano darei tutto. Mollerei qualsiasi incarico per fare
il sindaco, la cosa più bella e la più difficile di tutte le imprese".
In questa
stessa ottica va sicuramente letto anche l'inevitabile accenno di Salvini
all'evento che ha recentemente infiammato il cuore dei leghisti, e cioè il
plebiscito on line per l'indipendenza del Veneto. Nonostante fosse in diretta
concorrenza col le tematiche storiche del Carroccio, il Segretario
ha ammesso davanti alla platea, come di consueto senza peli sulla lingua:
"Non siamo gelosi delle buone idee. L'indipendenza del Veneto è l'inizio
della fine di uno stato italiano ladro e corrotto. Ma adesso altre battaglie ci
aspettano. Vi chiedo e mi chiedo se ho fatto tutto quello che posso fare per la
mia terra. Il mio partito è funzionale alla mia terra. La Lega è in funzione
del territorio. Qualche politico "caregaro" ha confuso il fine con il
mezzo. Se tu farai il sindaco, caro Gori, sarà solo uno strumento per liberare
la tua terra".
L'incontro
ha anche fornito la possibilità ai presenti di fare il punto sui temi di
attualità e di tracciare le linee guida per i prossimi impegni della Lega Nord
da oggi al 25 maggio, data in cui coincideranno le elezioni europee con quelle
comunali, che interessano, come si sa, molti comuni dell'Alto Vicentino, e per
chiamare a raccolta i leghisti con il consueto appuntamento a Pontida,
ufficializzato da Salvini stesso per il 4 maggio.
M.B. (ThieneOnLine)
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