Trenta
attivisti del Bocciodromo e No Dal Molin rischiano di finire nei guai per
manifestazione non autorizzata e per il lancio di oggetti pericolosi.
VICENZA. Cassonetti spostati e lancio di fumogeni contro il
cordone della polizia: adesso fioccano le denunce. Sono almeno una trentina gli
attivisti No Dal Molin e i giovani del Bocciodromo che rischiano di finire nei
guai per quel “fuori programma” di pochi minuti di mercoledì. Manifestazione
non autorizzata, mancato rispetto dei termini del preavviso e lancio di oggetti
pericolosi le ipotesi di reato. Ora non resterà che controllare le immagini per
identificarli. Non sarà facile. Tutti si sono preparati al blitz, con sciarpe,
cappucci e passamontagna.
SERATA DI TENSIONE. Forza Nuova da una parte, centro sociale e No Dal
Molin dall'altra, Usb e Comunisti al centro. Tre fazioni in piazza per dire la
loro sul caso nomadi in una serata che, sin dall'anizio, si è preannunciata ad
alta tensione. Il corteo del Bocciodromo (150 circa) parte dall'istituto Canova
dopo le 21. Passano pochi istanti e la prima fila accende un fumogeno e si
veste con k-way e passamontagna. L'azione è immediata. In una trentina, a volto
travisato, girano in via Porto Godi.
Claudia
Milani Vicenzi (GdV)
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