Alleati della Lega in gran forma: il leader del
Partito della Libertà sbanca alle amministrative.
«Volete più o meno marocchini in
Olanda e in questa città?». In questa frase, pronunciata poche ore fa da un
trionfante Geert Wilders davanti ai suoi elettori, c’è tutto: le ragioni
profonde dell’ascesa del Partito della Libertà e il pretesto per tentare di
affondarlo con le solite accuse di razzismo. Wilders, alleato della Lega e di
Marine Le Pen, è in testa a tuti i sondaggi per le europee e le elezioni
comunali appena svoltesi hanno confermato che il suo partito vola: mentre i
partiti di governo crollano lui è primo ad Almere e secondo per un soffio nella
capitale Den Haag (L’Aja), i comuni dove si è presentato. Un olandese su cinque
dice che lo voterà (quindi sarà di più) e Bruxelles trema, lo accusa di
islamofobia e tenta di spaccargli il partito.
Max Ferrari
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