Prima di andarsene Letta e i suoi ministri hanno
lasciato a Renzi un conto (salatissimo) da pagare: ecco tutte le spese.
Se ne vanno
senza pagare il conto. E che conto! Un conto salatissimo. Che adesso dovrà
essere saldato da Palazzo Chigi.
L'ex premier
Enrico Letta e i suoi ministri senza portafoglio hanno lasciato i
palazzi del potere con una nota spese da pagare che fa venire la pelle d'oca:
127.143 euro e 64 centesimi. Eh già, anche i centesimi. Tutto da saldare. A dar
conto dei rimborsi di viaggi, alberghi, cene e pranzi è stato Franco Bechis che
su Libero ha messo
sotto la lente di ingrandimento le spese pazze del governo uscente e in
particolar modo dell'ex ministro dell'Integrazione Cécile Kyenge che più
di tutti ha contribuito a far lievitare il "monte premi" chiedendo
indietro la bellezza di quasi 54mila euro. Di questi 42.740 euro e 74 centesimi
sono andati in mezzi di trasporto, mentre 11.154 euro e 73 centesimi in pernottamenti
e pasti.
La lista della spesa lasciata in
eredità al governo Renzi è bella alta. Anche perché non solo non tiene conto
dei ministri con portafoglio, ma soprattutto perché annovera solo le
spese extra-ordinarie. Le note spese presentate a Palazzo Chigi non sono
rientrano nei viaggi istituzionali, ma solo a quelli fuori dei costi ordinari.
Spese in più, insomma, non previste dal budget. E quella che ci ha dato
maggiormente dentro è stata sicuramente la Kyenge che ha battuto anche Letta.
L'ex premier ha infatti speso poco più di 36mila euro. Di questi 20mila euro
sono andati in viaggi e 16mila euro in pernottamenti e pranzi. Al terzo posto
troviamo l'ex ministro delle Riforme costituzionali Gaetano Quagliariello
che ha speso 9.653 euro in trasporti e poco più di duemila euro in pranzi e
alberghi. E ancora: Maurizio Martina, ex sottosegretario alla presidenza del
Consiglio con delega all'Expo 2015 oggi al ministero alle Politiche agricole,
ha speso 7.269 euro, mentre l'ex ministro degli Affari europei Enzo Moavero
Milanesi ha speso 5.147 euro.
Il triste
primato va appunto alla Kyenge. Che nei mesi al ministero all'Integrazione ha
lungheggiato in trasferte, pranzi e missioni all'estero. Bechis è andato a
vedere, voce per voce, come l'ex ministrp è riuscita a sperperare oltre 42mila
euro per spese extra-ordinarie. Si passa dall'incontro con gli Azzurri a
Torino alla comparsata al Festival di Venezia. E ancora: il tour delle Americhe
per sedere a un pranzo organizzato in suo onore dal Gei a New York e
presenziare al vertice mondiale degli afro-discendenti in Colombia. Tutte spese
che adesso verranno saldate con i soldi degli italiani.
di Sergio Rame (Giornale)
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