Tra
poche ore anche viale Milano sarà oscurata dalle luci rosse di Natale.
Un’atmosfera perfetta per una zona della città che continua a essere simbolo
del degrado, testimonianza dell’immobilismo dell’amministrazione comunale.
“Entro sei mesi sarà normalizzata la
zona di viale Milano per contrastare con la massima severità situazioni
critiche e soggetti che non rispettano le regole” sosteneva
il primo cittadino proprio sei mesi fa, in piena campagna elettorale,
promettendo di cambiare volto a una delle zone più degradate della nostra
città.
Oggi
la stampa locale sbugiarda le facili promesse dell’amministrazione comunale e
racconta la verità: spaccio di droga, risse tra bande rivali e coltelli, una
brutta radiografia delle reali condizioni in cui versano Campo Marzo e le vie
limitrofe. Il degrado c’era ed è rimasto, nonostante tutti gli apprezzabili
sforzi delle forze dell’ordine che ogni giorno si adoperano per evitare che la
situazione degeneri. Ciò che manca, invece, è un’azione amministrativa seria e
programmata in grado di restituire Campo Marzo ai vicentini. Non ci si può
continuare a nascondere dietro le sporadiche iniziative spot organizzate in
qualche weekend: sono apprezzabili, ma certamente non determinanti per la
riqualificazione dell’area. Le promesse, questa la realtà, rimangono una
cartolina da campagna elettorale. Spero che l’amministrazione comunale non stia
riponendo tutte le proprie aspettative nell’ufficio di viale Milano, nuova sede
dell’assessorato alla Sicurezza e la cui apertura continua a essere rimandata:
Vicenza non ha bisogno di altre operazioni-immagine. Se davvero Variati e la
sua giunta pensano di poter riqualificare la città aprendo uffici di
rappresentanza nelle zone dove esistono pericolosi segnali di degrado, invito
il sindaco e l’assessore Rotondi a prevedere nuove sedi decentrate in Viale
della Pace, San Pio X e San Lazzaro. E chissà se basteranno…
Manuela
Dal Lago, consigliere comunale lista civica Dal Lago
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