Dopo la
tragedia di Lampedusa e la campagna d'opinione orchestrata dalla sinistra, Laura
Boldrini e Cécile Kyenge in prima linea, inizia lo smantellamento
della legge Bossi-Fini. La Commissione Giustizia del Senato ha infatti
approvato un emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle, a firma di Maurizio
Buccarella e Andrea Cioffi, che abolisce il reato di immigrazione
clandestina. I grillini precisano che rimangono in piedi tutti i
procedimenti per l'espulsione e tutte le altre fattispecie di reato collegati
compresi dalla Bossi-Fini stessa.
Le ragioni -
La
commissione, dunque, si esprime a favore dell'eliminazione del reato di
immigrazione clandestina. L'annuncio è stato dato dal sottosegretario Ferri:
"La sanzione penale appare sproporzionata e ingiustificata, e la sanzione
penale pecuniaria è di fatto ineseguibile considerato che i migranti
sono privi di qualsiasi bene. Oltretutto - prosegue Ferri - il numero delle
persone che potrebbero essere potenzialmente incriminate sarebbe tale da intasare
completamente la macchina della giustizia penale, soprattutto nei luoghi di
sbarco".
Lega sulle
barricate - Contraria
all'abolizione del reato di immigrazione clandestina la Lega Nord. Il
capogruppo del Carroccio, Erika Stefani, ha spiegato: "Ci siamo
fermamente opposti a queste modifiche proposte dal Movimento 5 Stelle e passato
con il parere favorevole del governo e i voti Pd e Pdl. A questo punto - ha
aggiunto - il ministro dell'Interno Alfano chiarisca la sua posizione
visto che il governo sembra andare nella direzione opposta rispetto alle sue
dichiarazioni. Questo irresponsabile buonismo alimenterà ancora il disastro
umanitario al quale stiamo assistendo perché gli immigrati arrivano sulle
nostre coste attratti da false speranze. Scelte politiche simili - ha concluso
la Stefani - sono un vero e proprio richiamo per gli ingressi clandestini
che, come Lampedusa insegna, possono trasformarsi in tragedia".
da Libero Quotidiano.
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