martedì 21 luglio 2015

Tbc tra i profughi a Vicenza? Stefani: basta dilettantismo

E' angosciante vedere come vengono lasciati soli i tutori dell'ordine da questo governo. Il presunto caso di tbc verificatosi a Vicenza mostra come l'organizzazione improntata sia insufficiente a tutelare la popolazione. Siamo vicini ai poliziotti e ai carabinieri per il momento drammatico che stanno vivendo con le loro famiglie e ci auguriamo vada tutto per il meglio.
Questo però deve servire da esempio e da monito per coloro che hanno preso la decisione di aprire le frontiere del nostro paese in modo così scellerato.
Un caso simile si era già verificato a Brescia lo scorso anno e da allora nulla è cambiato. Non vengono fatti esami medici adeguati, i migranti si rifiutano di farsi fotosegnalare, figurarsi di farsi fare un prelievo.  Masse di migranti vengono recapitate come pacchi postali in giro per l'Italia senza nessuna logica e nessun filtro. La gente è stanca, i poliziotti sono stanchi di assistere a queste spedizioni senza logica che vengono comunicate anche alle undici di sera alle varie Questure per il giorno dopo. A Vicenza sono addirittura arrivati poliziotti da Bologna per far da balia ai migranti che arrivano in pullman, le risorse sono scarse e dirette pessimamente da questo governo. E' intollerabile come si stia affrontando l'emergenza immigrazione esponendo la popolazione e i suoi servitori a rischi di malattie che avevamo dimenticato. Credo che il ministro Alfano voglia trasformare le nostre Forze dell'Ordine nell'esercito di Franceschiello.
Venga lui a fotosegnalarli e a prendersi le malattie! Faremo una interrogazione parlamentare al proposito, c'è il diritto di sapere, basta dilettantismo.
Erika Stefani, senatrice Gruppo Lega Nord e Autonomie 

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