lunedì 29 febbraio 2016

Furti nelle case, la proposta Lega Nord Vicenza: presunzione di legittima difesa



"Le priorità per la Lega Nord non sono le Unioni civili, ma lavoro, sicurezza e giustizia", fa gli onori di casa così il Segretario provinciale della Lega Nord Vicenza, Antonio Mondardo, nell'illustrare nella sede di via dell'Oreficeria le iniziative leghiste in sede parlamentare per combattere la criminalità e per la tutela della sicurezza dei cittadini. Presenti al suo fianco l'eurodeputata Mara Bizzotto, il deputato Filippo Busin e la vicepresidente dei senatori Lega Nord e capogruppo in commissione giustizia a Palazzo Madama, Erika Stefani.
Ed è proprio Stefani a fare il punto della situazione criminalità:
"Il procuratore capo di Vicenza Antonino Cappelleri riferisce dati allarmanti relativi ai reati predatori: quasi 44 furti al giorno, due all'ora, e il calo registrato dall'anno scorso dovuto a una certa sfiducia nel presentare denuncia sapendo che non avrà buon esito".
"Abbiamo presentato interrogazioni e proposte di legge sulla questione furti in abitazione - spiega la senatrice - proponendo un aumento di organico per le forze dell'ordine e i giudici, soprattutto a Vicenza dove la procura è impegnata con il caso Banca Popolare di Vicenza; poi chiediamo un aumento della pena, l'applicazione della custodia cautelare e di non concedere arresti domiciliari e sospensione condizionale della pena". 
Infine, una proposta forse provocatoria "ma che in realtà non lo è - puntualizza Stefani - dato che esiste già nel diritto francese: la modifica della legittima difesa in presunzione di legittima difesa". 
In che cosa consiste?
"Si basa sulla proporzionalità, si presume che una persona abbia agito nel momento in cui un ladro viola la proprietà con scasso o contro la volontà del proprietario, commettendo violenza e minaccia, non solo in abitazione, ma anche nella propria azienda".
Vicenzapiù

venerdì 26 febbraio 2016

Lega Nord: chiudete i campi nomadi vicentini!



Il segretario provinciale della Lega Nord di Vicenza, Antonio Mondardo, interviene dopo l'ennesimo episodio di cronaca nera legato ad un residente nei campi nomadi vicentini. 
I campi nomadi devono essere superati e chiusi, il prima possibile. Iniziamo da Santorso. Mi sono già espresso sulla vicenda di Cris Caris, la 'vittima' di Ermes Mattielli trovata a rubare nelle baite del Recoarese. Mi associo pienamente alle proteste dei cittadini (di destra e di sinistra) di Santorso, esasperati dalla presenza in paese del campo nomadi, nel quale risiedono i Caris.
L'amministrazione di centrosinistra continua a sostenere progetti di presunta accoglienza e continua a sprecare risorse pubbliche nel tentativo di integrare persone che, tutto sembrano, tranne che intenzionate a lasciarsi integrare. Soldi pubblici che potrebbero essere impiegati per aiutare chi ha problemi e non delinque. Ribadisco che parlare di accoglienza in questo modo è il più grande affronto che si possa fare ad una cittadinanza laboriosa ed esasperata da un'illegalità sempre più diffusa e tutelata dal nostro sistema giuridico bizantino.
A Santorso devono chiudere il campo nomadi! Se i nomadi cercano integrazione diano un chiaro segno di voler usare le risorse che hanno a disposizione per vivere come gli altri nel rispetto delle regole, senza se e senza ma. Non solo Santorso -continua Mondardo- devono essere chiusi tutti i campi nomadi in provincia, iniziando da quelli i cui residenti sono stati coinvolti in vicende giudiziarie o che si sono trasformati in autentiche basi di illegalità. Serve inoltre un'analisi accurata dei beni in possesso dei nomadi residenti nel Vicentino, oltre che della loro fedina penale. Non è più tollerabile che, brandendo la propria presunta povertà, si continui a mungere lo Stato Italiano a tutti i livelli, partendo dai Comuni. L'accoglienza è un'altra cosa”.
Tornando a Santorso, il sindaco Franco Balzi avrebbe dichiarato ieri in consiglio comunale:
«Chiudere un progetto di accoglienza non è una scelta facile soprattutto quando sono indirettamente coinvolti dei minori che abbiamo il dovere di proteggere ed accompagnare verso un futuro migliore». Ricordo al sindaco che i minori di normali coppie di cittadini vengono sottratti ai genitori se questi non sanno e non vogliono farli crescere in condizioni di sicurezza, legalità e adeguata formazione. Che vogliamo fare? Chiudere gli occhi su tutto?”.
Vicenzapiù 26.02.2016

giovedì 25 febbraio 2016

Il ladro del caso Mattielli libero dopo l'arresto, ora manca solo che arrestino le vittime dei furti



“Ancora un colpo alla giustizia e al senso civico dei cittadini italiani. Ancora una volta ladri in libertà e vittime con il cerino in mano”. Il segretario provinciale della Lega Nord di Vicenza, Antonio Mondardo, commenta così la scarcerazione di Cris Caris, nomade 34 enne, dopo l'arresto da parte dei carabinieri della compagnia di Valdagno dello scorso 21 febbraio. Caris è stato colto in flagranza di reato per furto a Nogarole. Aveva appena rubato in una baita e vi sono sospetti che lo stesso nomade, residente nel campo di Santorso, sia responsabile di altri furti nell'Alto-Ovest Vicentino.
“Ci troviamo con Mattielli morto -continua Mondardo- distrutto da una vicenda giudiziaria che l'ha visto vittima continua di furti e colpevole di aver reagito, stanco di continui soprusi. Non solo, lo stesso ladro dovrà essere risarcito con una cifra altissima, continua a rubare e viene scarcerato. Per lui l'obbligo di dimora nel campo nomadi. Ora mi chiedo cosa deve pensare un cittadino di fronte a queste assurdità. Siamo stati accusati di razzismo perché difendavamo Mattielli. Dicevano, quelli del PD, schierati dalla parte dei delinquenti, che l'artigiano di Arsiero avrebbe esagerato nei confronti dei due ladri. Torniamo a sostenere che non ci sbagliavamo. Mattielli -continua Mondardo- ha fatto quello che riteneva giusto fare in assenza di tutele e di giustizia. L'episodio risale ad una decina d'anni fa, ma il nomade che fu colpito ha continuato a delinquere, in piena libertà. Se i sospetti delle forze dell'ordine sono corretti, è responsabile non solo del furto per cui è stato colto in flagranza ma anche di altri. I cittadini si trovano così depredati, con danni ingenti alle loro case e ladri che continuano a fare quello che vogliono, sicuri di essere schermati dalla legge e dal nostro sistema giudiziario bizantino e da una parte politica tremendamente razzista nei confronti dei più deboli. Ci troviamo a raccontare un altro caso di vergogna italiana. Vuoi perché le carceri sono sovraffollate, vuoi perché nessuno a livello governativo fa alcunché per reprimere il crimine, vuoi perché in Italia siamo arrivati allo schifo di pensare prima a come tutelare i diritti di un ladro piuttosto che a garantire tranquillità e giustizia alle vittime. I 'poveri' nomadi, costantemente difesi dal PD, che non si accorge che sono più ricchi degli anziani che vanno a depredare. Scambiano la nostra richiesta di legalità con razzismo, senza pensare che gli stessi nomadi, se rispettassero le regole sarebbero accettati ed integrati. La responsabilità politica di chi ci governa è enorme in questo caso. Sotto l'ombra del razzismo stanno rottamando l'Italia e quel poco che resta di senso civico. Mi aspetto -conclude il segretario provinciale della Lega- che da un momento all'altro venga proposto l'arresto per le vittime dei furti, ree di non mettere a disposizione tutti i loro averi per la comodità dei ladri. 
Lega Nord Liga Veneta Vicenza

Caso Mattielli: dobbiamo confrontarci su questo non su matrimoni misti



Emblematico il caso di Cris Caris, l'uomo che ha segnato la vita di Ermes Mattielli. Ormai non ha fine la sbandata della Giustizia italiana. Un Paese dove non si tutela le persone che si difendono, dove i criminali continuano a scorazzare indisturbati, dove sembra non ci sia giustizia, è un Paese sbagliato. E' tutto invertito, è necessario ed urgente intervenire subito sulle norme e permettere ai Magistrati ed alle Forze dell'Ordine di avere gli strumenti per far cessare le condotte criminose!
Basta garanzie e tutele per i delinquenti: occorrono garanzie e tutele alla gente onesta! Dobbiamo confrontarci su questo, non su matrimoni misti, dove ci vuol fare andare questo Governo? Quanto sono ciechi i rappresentanti della maggioranza? 
Sen. Erika Stefani, Gruppo Lega Nord e Autonomie

mercoledì 24 febbraio 2016

Malo (VI): «Italiani bastardi» Minacce e danni dei bulli sul bus Ftv



«Bastardo italiano». È questo l’epiteto con il quale, a Malo, alcuni ragazzi stranieri di 15 e 16 anni si sono rivolti ad un ragazzino più giovane di loro, tormentandolo durante un viaggio su un autobus di Ftv. I bulli, sorpresi a bere e fumare sulla corriera, dopo essere scesi dal mezzo, per vendetta hanno rotto il vetro di una delle porte, probabilmente tirando un sasso contro il bus, per poi darsi alla fuga. L’autista ha lanciato l’allarme ai carabinieri, i quali, in queste ore, stanno cercando di rintracciare i responsabili.
Un grave atto di bullismo, con contorno di danneggiamenti ad un mezzo pubblico, ha visto come teatro l’altro giorno via Bologna, a Malo, nella fattispecie la fermata delle Ferrotramvie vicentine di fronte all’ufficio postale. La vicenda ha avuto luogo intorno alle 14.30, orario nel quale gli studenti stavano tornando a casa dopo la mattinata passata a scuola. (...)
Matteo Carollo (GdV 24.02.2016)