martedì 26 aprile 2016

Inquinamento da Pfas e rischi per la salute arrivano al parlamento europeo

Arriva nelle aule del Parlamento Europeo il caso del maxi inquinamento da PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) che vede coinvolti 29 Comuni del Veneto tra le province di Vicenza, Verona e Padova e che ha portato alla scoperta, nelle analisi effettuate dall’Istituto Superiore della Sanità e dall’OMS, di pericolose sostanze tossiche nel sangue di centinaia di cittadini.
A portare la clamorosa questione all’attenzione di Bruxelles è l’europarlamentare veneta della Lega Nord, Mara Bizzotto, che ha presentato un’interrogazione urgente alla Commissione Europea su “questo immane caso di inquinamento da Pfas e sulle pericolosissime conseguenze per la salute che coinvolgerebbero oltre 250 mila cittadini (di cui ben 60 mila nelle zone maggiormente colpite dall’inquinamento) che, come ha giustamente deciso la Regione Veneto, da oggi e per i prossimi 10 anni saranno soggetti ad una approfondita serie di esami e di screening sanitario”.
L’eurodeputata Bizzotto chiede inoltre all’esecutivo UE “di attivarsi, anche economicamente, per supportare la Regione Veneto, gli Enti Locali, le imprese agricole e tutte quelle migliaia di cittadini che si trovano, loro malgrado, a subire i danni ambientali e sanitari di questa spaventosa contaminazione e per fare in modo che, attraverso le normative europee, l’azienda che è stata individuata come la responsabile di questo avvelenamento delle acque, sia chiamata a pagare direttamente e a risarcire i danni causati”.
“Chi ha inquinato deve pagare, e non ci devono essere alibi o scusanti di nessun tipo di fronte ad un simile disastro ambientale che riguarda un’area vastissima e che sta mettendo a forte rischio la salute di migliaia di persone” – spiega l’on. Bizzotto che, nella sua interrogazione, chiede alla UE anche di “fare definitiva chiarezza sulla mancanza di normative, in Italia e in Europa, che fissino in modo netto e stringente i limiti di concentrazione delle sostanze perfluoroalchiliche nell’acqua quali agenti inquinanti”.
“L’Europa ha il dovere di intervenire, in una situazione di questo tipo, per assicurare fondi e aiuti straordinari in favore della Regione e degli Enti Locali che serviranno per effettuare la bonifica delle aree inquinate e, soprattutto, per tutelare la salute pubblica e dei cittadini che sono stati esposti ad avvelenamenti” conclude l’europarlamentare della Lega Nord Mara Bizzotto. 
Nota di Mara Bizzotto, Lega Nord

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