lunedì 11 aprile 2016

Lega Nord di Marano invita la città a votare per fermare le trivelle

Facendo seguito alle convinte posizioni assunte dalla Lega Nord a livello regionale e nazionale, la sezione Lega Nord – Liga Veneta di Marano Vicentino invita la cittadinanza tutta a recarsi al voto al prossimo Referendum del 17 aprile 2016, votando SI’ per tutelare il nostro territorio e metterlo al riparo dai pericoli delle attività di estrazione petrolifera. Ci sono 3 buoni motivi per dire sì.
- PER DIFENDERE IL NOSTRO TERRITORIO DAL RISCHIO DI DISASTRI E INCIDENTI: i nostri mari sono “chiusi” e un eventuale incidente sarebbe fonte di danni incalcolabili, con effetti immediati e a lungo termine sull’ambiente, e con gravissime ripercussioni economiche per operatori turistici e pescatori italiani.
- PER IMPEDIRE AL GOVERNO DI SVENDERE I NOSTRI MARI A QUALCHE PETROLIERE: l’aumento delle estrazioni di petrolio nei nostri mari non è in alcun modo collegato al soddisfacimento del fabbisogno energetico nazionale. Le società petrolifere, infatti, diventano proprietarie di ciò che viene estratto versando allo Stato un importo pari solamente al 7% di quanto ricavato. Renzi svende i nostri mari, e i petrolieri ringraziano!
- PER TUTELARE PESCA E TURISMO, LE NOSTRE VERE RICCHEZZE: Secondo le ultime stime del Ministero dello Sviluppo Economico le riserve di petrolio sotto il mare italiano sono sufficienti a coprire il fabbisogno nazionale di greggio per appena 8 settimane. Al contrario, le nostre ricchezze sono, in verità, altre: il turismo contribuisce al 10% del PIL e dà lavoro a quasi 3 milioni di persone, la pesca rappresenta il 2,5% del PIL e dà lavoro a 350mila persone.
Contrariamente il Partito Democratico a livello nazionale si è espresso per il non-voto. Il Partito Democratico di Marano Vicentino, che in passato si è stracciato le vesti per la difesa dell’ambiente e del territorio, perché in questa circostanza tace? Essere democratici, a volte, è così scomodo?
Come rappresentanti della Lega Nord – Liga Veneta di Marano Vicentino rimaniamo basiti di fronte al fatto che l’Amministrazione comunale maranese non abbia fatto nulla più di quanto obbligatorio per legge, per sensibilizzare i cittadini alle importanti tematiche ambientali sulle quali i cittadini stessi sono chiamati democraticamente ad esprimersi.
Una cosa molto strana considerando la forte vocazione ambientalista da sempre ostentata dal gruppo di Marano Bene Comune, ormai da 4 anni in amministrazione. Questo tipo di comportamento desta ancora più sospetto guardando quanto stanno facendo le grandi associazioni ambientaliste italiane, come Legambiente o WWF, intenti in una fortissima campagna propagandistica per il “SI”. A questo punto è lecito pensare che sotto sotto ci sia una delicata situazione politica e che all’interno delle segreterie politiche regni la tensione. Triste pensare quindi che ci siano opportunità del genere in cui il bene comune viene accantonato in favore del bene del proprio partito. La nostra sezione viceversa non ha avuto il minimo dubbio sul decidere di votare e propagandare il “SI”, per abrogare la parte del testo normativo inserito dal governo Renzi che prevede una vita indefinita delle piattaforme estrattive nei nostri mari. Per noi prima degli interessi di segreteria o di lobby vengono gli interessi del Veneto, del suo turismo e del suo ecosistema. Se il Sindaco Piera Moro e la sua giunta avesse il coraggio di dire da che parte sta, se per il “SI” o per la codarda astensione, in questo importante referendum popolare, magari ci toglierebbe alcuni dei dubbi appena espressi. Altrimenti è tutta una questione di Partito Democratico e siccome si tratta di obbedire al “paron” Renzi, il bene comune può pure esser messo da parte. Tra non molto, saranno i cittadini a giudicare.

Lega Nord – Liga Veneta di Marano Vicentino

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