sabato 12 novembre 2016

Inaugurato da Zaia il bacino di Caldogno (VI). «Mai più tragedie»

CALDOGNO. «Questa è un'opera simbolo, capace di mettere in sicurezza non solo il Vicentino ma anche le altre province del Veneto. A Caldogno, sei anni fa, si è verificata una tragedia e siamo qui per fare in modo che tutto ciò non accada più». Così il presidente Luca Zaia ha inaugurato definitivamente il bacino di Caldogno. Una cerimonia alla quale hanno partecipato decine di sindaci anche del Padovano e del Veronese a conferma di un intervento strategico per tutta le regione. I lavori per la realizzazione della cassa di laminazione in grado di contenere 3,8 milioni di metri cubi d'acqua sono terminati. «Abbiamo iniziato nel 2014 e in due anni abbiamo completato un intervento da 40 milioni, al quale si aggiungono ora tutti gli altri lavori che abbiamo già finanziato. Abbiamo rimesso in moto una macchina, quella della salvaguardia idraulica, che era ferma da 80 anni». «Dal 2010 in poi - ha aggiunto Zaia - sono stati avviati 925 cantieri per un importo di 911 milioni di euro, nonostante la scarsità di risorse disponibili. È stata una grande sfida che abbiamo affrontato senza imporre tasse regionali ai veneti, lasciando nelle tasche dei cittadini un miliardo 159 milioni che diventano un investimento per l’economia del Veneto».
I lavori per la realizzazione del bacino di laminazione lungo il torrente Timonchio, che poi sfocia nel Bacchglione, rappresenta una delle maggiori opere cantierate dalla Regione per la mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio veneto. Zaia si è augurato «che il bacino di Caldogno non venga mai usato a pieno regime e che i territori utilizzabili per questa servitù restino a tempo pieno per l’agricoltura». Lo stesso Zaia ha confermato »anche la volontà di realizzare in quest’area l’Oasi di Vegre, ma dei 15 mila mq previsti circa la metà sono nella disponibilità della Regione e per procedere occorre quindi trovare un accordo con i proprietari dell’altra parte delle aree».
Da realizzare ci sono ora il bacino di laminazione sul torrente Agno Guà in comune di Trissino, di prossima inaugurazione, il bacino di Colombaretta, in comune di Montecchia di Crosara, quello di Viale Diaz in Comune di Vicenza, il primo stralcio dei lavori sull’Astico, tra Sandrigo e Breganze, il bacino di laminazione sul Livenza a Pra dei Gai. Per il bacino di Muson dei Sassi i lavori partiranno non appena risolto il contenzioso dovuto ad un ricorso dopo la gara d’appalto.
Da Il Giornale di Vicenza

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