martedì 5 gennaio 2016

Lanzarin: per 2016 sostegno a coppie adottive, consultori e “Sportello Famiglia”


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La Regione Veneto ripensa la rete dei consultori familiari e lancia per il 2016 il progetto sperimentale dello ‘Sportello famiglia’, servizio di informazione e collegamento tra i servizi per far conoscere tutte le opportunità del welfare locale e nazionale e aiutare le persone ad orientarsi tra agevolazioni, bandi scadenze e adempimenti. Lo annuncia l’assessore regionale alle politiche sociali Manuela Lanzarin che nell’ultima seduta del 2015 ha portato all’approvazione della Giunta il provvedimento che rifinanzia l’attività dei 21 consultori familiari pubblici e dei 28 privati e traccia le linee guida dei nuovi progetti per il 2016.
“Attraverso le conferenze dei sindaci abbiano dato avvio ad un percorso di confronto con le amministrazioni comunali – spiega l’assessore – per attivare nelle diverse realtà del Veneto ‘sportelli famiglia’, intesi non come sportelli fisici, ma help desk virtuali a cui le famiglie possono rivolgersi con facilità per conoscere iniziative, opportunità, bandi, progetti attivati o in via di attivazione, servizi sociali e sanitari, scuola, formazione, università. Il nostro obiettivo è avvicinare i servizi ai cittadini, mettere in dialogo istituzioni, operatori e non profit e aiutare tutti a cogliere le opportunità offerte dal sistema di welfare”.
Per l’avvio sperimentale dello ‘sportello famiglie’ la Giunta regionale ha messo a disposizione 592 mila euro. Ha confermato inoltre il finanziamento di un milione di euro a favore dei consultori familiari delle 21 Ulss venete e destina 325 mila euro a rimborso delle attività svolte dai 28 consultori privati accreditati.
“Abbiamo inoltre previsto – sottolinea Manuela Lanzarin - la costituzione di un gruppo regionale di studio tra rappresentanti dei servizi consultoriali pubblici e privati per rivedere le linee guida dell’attività, alla luce delle novità legislative nazionali e regionali e dei continui cambiamenti sociali in atto. Sostegno alla genitorialità, educazione all’affettività e alla sessualità e prevenzione delle violenze di genere sono attualmente le aree di intervento prioritarie dei servizi dei consultori. Ambiti da potenziare, ma anche da verificare e ripensare tenendo conto delle nuove dinamiche familiari, del diffondersi di comportamenti a rischio e di fenomeni di esclusione sociale che interrogano con sempre maggior frequenza la rete dei servizi e sollecitano nuove forme di approccio integrato e multidimensionale”.
Sostegno alle coppie che desiderano adottare un figlio e percorsi di accompagnamento per le famiglie che hanno già adottato un bambino e per i minori adottati. La Regione dà così continuità al progetto “Veneto adozioni” impegnando 470 mila euro per il 2016 e il 2017 per un tris di azioni: i progetti territoriali coordinati dalle sette Ulss provinciali capofila delle 26 équipes consultoriali (300 mila euro), i corsi di informazione e sensibilizzazione per le coppie aspiranti all’adozione (30 mila euro) e il portale informatico www.venetoadozioni.it che fornisce tutte le informazioni utili agli aspiranti genitori adottivi e agli operatori (140 mila euro).
“Il Veneto ha creato un sistema di sostegno e accompagnamento per le famiglie che aspirano adottare un minore in Italia o all’estero e per le famiglie adottive e i minori adottati –sottolinea Manuela Lanzarin, assessore regionale al sociale – Con la delibera approvata a fine anno in materia di adozioni nazionali e internazionali (di prossima pubblicazione sul Bur) la Giunta regionale assicura continuità ai progetti territoriali e affida all’azienda Ulss 12 Veneziana il compito di formare e aggiornare gli operatori, monitorare le attività dei diversi progetti e coordinare l’attività di sensibilizzazione e informazione su cosa significa adottare un figlio e su come affrontare il percorso verso l’adozione”. 
Regione Veneto

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