venerdì 6 maggio 2016

Vicenza. Profughi e alloggi: «No requisizioni. L'idea è una follia»

«Giù le mani dalle proprietà dei vicentini». È quanto dichiara l'europarlamentare vicentina della Lega nord Mara Bizzotto, a fronte delle dichiarazioni del vicario del prefetto di Vicenza Massimo Marchesiello. «In prefettura, dove evidentemente prendono ordini precisi dal governo Renzi-Alfano, si levino dalla testa questa folle idea - spiega l'esponente del Carroccio -. Ipotizzare di requisire gli alloggi vuoti per metterci dentro i clandestini presunti profughi è semplicemente una follia. La smettano, a Roma e nelle prefetture, di scherzare con il fuoco: se hanno voglia di provocare una rivolta dei vicentini, sappiano che noi saremo in prima fila e pronti a qualunque azione per difendere le case e le proprietà private dei nostri cittadini. Una volta la sinistra teorizzava l'esproprio proletario, oggi sono arrivati all'esproprio extracomunitario». Sulla questione interviene anche il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti. «La limitazione della proprietà privata (diritto costituzionale) per risolvere i problemi creati da questo governo è perlomeno "discutibile" - ha commentato Ciambetti sul proprio profilo Facebook -. Che queste cose vengano dette da un viceprefetto (e quindi rappresentante del governo sul territorio) è molto "preoccupante"». «Pensate a cosa accadrà se tra maggio e agosto arriveranno in Veneto gli stessi numeri di migranti dell'anno scorso - sostiene Alex Cioni, portavoce del comitato "Prima noi" -. Sarà il caos. Se consideriamo che dall'inizio dell'anno i prelevati in mare dalla marina militare sono aumentati del 25 per cento, c'è poco da stare tranquilli. Se consideriamo che in Italia siamo di manica larga nella concessione dei permessi per motivi umanitari (status diverso dal rifugiato), è facile dimostrare che la quasi totalità dei richiedenti asilo sono dei clandestini che per mesi hanno mangiato sulle spalle dei contribuenti italiani. L'appello è di istituire delle sentinelle Prima noi in ogni comune per segnalare eventuali nuovi arrivi ma con lo scopo anche di organizzare delle iniziative di protesta». 
GdV 06.05.2016

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