giovedì 2 aprile 2015

Zaia indignato sulle porte aperte alle imprese in Austria

Leggo  - e mi indigno - che L’Austria ha predisposto un incremento degli incentivi fiscali per gli investimenti nel settore Ricerca e Sviluppo. Il Parlamento austriaco, nell’ambito della sua riforma fiscale e di un nuovo pacchetto di aiuti economici, ha approvato l’aumento del contributo di ricerca dal 10% al 12%. Diversamente dall’Italia, dove i provvedimenti specifici dedicati a Ricerca e Sviluppo sono minori, le imprese austriache potranno avvalersi di un bonus del 12% per propri oneri o spese dedicati alla ricerca.
Leggo e mi indigno perché più si lotta a livello locale per l’autonomia a beneficio anche delle imprese e meno il Governo si attiva Non soltanto per sostenere la ricerca ma neppure per consentire alle regioni virtuose come il Veneto di gestire strumenti per offrire alle proprie imprese gli strumenti necessari per decidere di restare sul nostro territorio.
Dobbiamo fare di più perché a nessun altro Paese o Regione convenga spedire una lettera per corteggiare le nostre imprese e invitarle a banchettare ad un’altra tavola ben più imbandita - conclude Zaia - A un'ora e mezza dal confine, in Carinzia, la tassazione è al 25% e purtroppo tante imprese hanno già deciso di emigrare. Se vogliamo attirare capitali stranieri ed evitare una diaspora di imprese (e con loro gli imprenditori, le idee e il made in) non resta che chiedere che i soldi dei veneti restino ai veneti attraverso una vera e compiuta autonomia.
da VicenzaPiù

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