venerdì 3 aprile 2015

Zaia: nella sanità mai la mia firma su un accordo di tagli


La firma del Presidente della Regione del Veneto su un qualsiasi accordo tra Regioni e Stato per tagliare i fondi della sanità non ci sarà né oggi, né domani, né mai. Il Veneto è sulle barricate e ci resta. Nessun cittadino di una Regione con i conti sanitari in attivo come il Veneto deve perdere un solo euro.
Né entro il 2015 né mai per quanto riguarda il Veneto. Se vogliono realizzare risparmi applichino immediatamente in tutta Italia i costi standard grazie ai quali il Veneto riesce ancora a tenere i conti in attivo e per i quali il Governo ci ha formalmente indicato come Regione benchmark e salteranno fuori ben più di 2,4 miliardi, dei quali nemmeno un euro risulterà dovuto dalla sanità veneta.
Leggendo quali sarebbero i settori sui quali risparmiare provo un misto di incredulità e rabbia, perché tutto, dico tutto il necessario, il Veneto l’ha già fatto: la riorganizzazione ospedaliera con l’applicazione in corso delle schede del nuovo Piano Sociosanitario, il controllo della spesa farmaceutica con un’attenzione quotidiana all’appropriatezza delle prescrizioni, grazie alla quale in un solo semestre (il primo del 2014) abbiamo risparmiato 28,4 milioni di euro e la tendenza successiva è ancora in ulteriore calo; il tasso di ospedalizzazione in Veneto è calato mediamente a 7 giorni contro i 30 di altre Regioni.
Qui non si taglia qui si cura la gente usando le risorse con l’attenzione del buon padre di famiglia e dove hai già fatto il massimo umanamente possibile non puoi andare oltre, se non tagliando servizi. Renzi & Soci vogliono questo? Sappiano che i Veneti non lo scorderanno.

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